giovedì 20 gennaio 2022

Picchia e rapina un Montegranarese. Violenta un’intera comunità. E se la cava con una denuncia.

Stavo ragionando su una notizia di cronaca locale di qualche giorno fa: un ragazzo extracomunitario ha aggredito, picchiato e rapinato un altro ragazzo, un Montegranarese di 29 anni, in pieno centro abitato, in una di quelle strade in cui noi Montegranaresi abbiamo sempre pensato di essere al sicuro, una delle nostre strade, un pezzo di casa nostra. E questa è una violenza doppia, perché la vittima prima è sicuramente il ragazzo rapinato, ma la seconda vittima è Montegranaro, paese tranquillo, sicuro, violentato crudelmente da gente che evidentemente non è parte di quell’organismo vivente che noi chiamiamo comunità.

Questo fatto non mi fa solo paura, mi fa rabbia, perché è come quando ti entrano i ladri in casa. Non so se vi è mai capitata un’esperienza del genere: è una cosa bruttissima, una vera e propria violenza fisica, ci si sente violanti, sporchi, macchiati del male altrui. È più o meno la stessa sensazione perché le strade del mio paese sono casa mia, e a casa mia sono sempre stato al sicuro. Ora non mi ci sento più.

E tutto questo è aggravato dal fatto che questo essere, che ha usato la violenza contro un mio concittadino ma anche contro di me e contro tutta la mia comunità, se la cava con una denuncia, rimane a piede libero, libero di farlo ancora, libero di farci sentire tutti meno sicuri. Lo sforzo dei nostri bravissimi Carabinieri, che lo hanno individuato e denunciato in pochissimo tempo, e quello della nostra stessa comunità che si sta dotando di un sistema di videosorveglianza finalmente efficace vanificati da leggi assurde che quasi vanno a premiare chi delinque e mettono a rischio l’incolumità della gente per bene. Io credo che tutto questo sia intollerabile.

 

Luca Craia


 

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