Ebbene sì, abbiamo stati noi. Hanno confessato gli autori del manifesto anonimo: il PD montegranarese. Dicono che lo hanno fatto per fare arrivare il messaggio “a tutti scevro da pregiudizi su chi lo ha lanciato”. Come se uno si vergognasse di appartenere a una forza politica. In realtà pare evidente che, visto che il tentativo di lanciare il sasso e nascondere la mano, alla prova dei fatti, era risultato piuttosto puerile, hanno cercato di porre rimedio con questa scusa invero piuttosto raffazzonata.
Ma il vizio rimane quello: hanno la verità assoluta, è loro proprietà, gli altri non possono che sbagliare. Non si cerca un dibattito, un confronto, anche uno scontro ma sui temi, ascoltando le ragioni dell’avversario. Il tono, come sempre, è quello della maestrina che dà lezioni agli scolari con la testa dura, per quanto sentirselo dire faccia adirare l’ex Sindaco.
Un appunto sulla lingua italiana: dissesto non vuol dire quello che pensano voglia dire. Credo intendessero degrado. Tanto per essere chiari e sibillini.
Luca Craia
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