sabato 5 febbraio 2022

Anche il lavatoio torna a splendere. L’impegno di Gismondi per il recupero dei luoghi storici.

Versava in condizioni pietose da anni, abbandonato a se stesso e massacrato da atti vandalici continui, diventato luogo dove nascondersi, sballarsi e fare danni. Se ne lamentava il vicinato e chiunque avesse la sventura di passare di lì. Più volte ne ho segnalato lo stato di degrado senza ottenere nulla. Per me era una spina nel fianco, perché il suo recupero, compiuto dalla prima Giunta Basso degli anni 2000, avvenne sulla spinta del Consiglio di Quartiere di cui ero Vicepresidente insieme al Presidente, Uliano Damen. Ad appoggiare la nostra idea di recupero e a volerla fortemente realizzata c’era allora Gastone Gismondi, quello stesso Gastone Gismondi che oggi lo ha voluto riportare a splendere.

Il lavatoio di via Martiri d’Ungheria è un luogo storico di Montegranaro. Alimentato da una fonte autonoma, fu costruito tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo per essere il luogo dove mezzo paese andava a lavare i panni. I Montegranaresi storici lo ricordano come un posto di famiglia, dove nonne, bisnonne, per qualcuno mamme andavano a fare il bucato e raccontarsi i fatti di paese. Una sorta di Facebook di altri tempi.

Dopo il recupero dei primi anni 2000 seguito in prima persona da Gismondi, recupero con quale fu dotato di una copertura a doppia capriata per preservarlo dalle intemperie, e di una piantumazione circostante in modo da incastonarlo in uno spazio verde tra le case di via Martiri d’Ungheria e Viale Zaccagnini, il lavatoio è finito nel dimenticatoio dell’ultima amministrazione comunale che, di fatto, ha lasciato in stato di abbandono quasi tutte le opere del passato (vedi le varie fontane, compresa quella della Circonvallazione recentemente recuperata parzialmente dal Commissario). Da qui il grave degrado nel quale versava fino a oggi.

Gismondi non si dava pace già da anni, e oggi, avendone la possibilità, lavorando in sintonia con l’Assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Beverati, ha fatto ripulire l’area, installare un nuovo impianto di irrigazione, una nuova illuminazione (da ultimare) e un robusto corredo di telecamere di videosorveglianza. Nei prossimi giorni sarà anche ripristinata l’acqua, con un impianto di auto-recupero che non andrà a sprecare acqua inutilmente.

Mancano ancora alcuni dettagli, ma possiamo dire che il lavatoio è tornato al suo splendore. Ora starà ai Montegranaresi mantenerlo nel decoro, ma le telecamere sicuramente saranno un valido deterrente per evitare nuovi atti vandalici. Su questo Gismondi è inflessibile: “che i giovani frequentino un luogo così bello è una benedizione” mi ha detto al telefono l’Assessore “ma se verrà di nuovo deturpato, gli autori saranno sanzionati con la massima severità”. Intanto un altro pezzetto di Montegranaro torna a posto.

 

Luca Craia


 

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