martedì 1 febbraio 2022

Centro storico: per la prima volta nella storia c’è una programmazione

 

Si parla del problema del centro storico di Montegranaro da decenni. Nel frattempo che se ne parlava, il problema diventava sempre più serio e sempre più grave perché, oltre a parlarne, negli anni di fatti se ne sono visti ben pochi. Per questo credo che l’approvazione dell’ultimo Programma Triennale delle Opere Pubbliche da parte della Giunta Ubaldi, avvenuta nei giorni scorsi, sia in qualche modo un momento storico: per la prima volta da quando ci siamo posti il problema del centro storico, viene inserito, e di conseguenza programmato e finanziato, un intervento.

Già pochi giorni dopo l’insediamento, l’assessore Gismondi ha preso in mano la situazione, facendo partire immediatamente, di concerto con l’assessore Beverati, piccoli ma significativi interventi che non solo hanno dato un chiaro segnale di soluzione di continuità col passato, ma hanno già iniziato a migliorare la qualità della vita dei residenti nel paese antico. Ora si parla di soldi: ci sono 100.000 Euro per iniziare quello che viene definito “diradamento”, ossia un programma di abbattimento degli edifici diroccati e fatiscenti che costituiscono il vertice del degrado.

Sarà un programma oculato e attento, perché non si vuole snaturare il contesto storico urbano e nemmeno si vogliono spendere inutilmente soldi pubblici, ma l’abbattimento di alcuni edifici è essenziale per il recupero dell’intero quartiere, sia da un punto di vista urbanistico che di qualità della vita. Così facendo si eliminano elementi di grave degrado e si migliora la carrabilità e lo spazio vivibile.

Nel contempo gli interventi di miglioramento urbanistico proseguono: la scorsa settimana c’è stato un ulteriore sopralluogo nel centro storico dell’assessore Gismondi, accompagnato dall’ingegner Alessandrini dell’Ufficio Tecnico, per inquadrare dove agire nell’immediato. Tra gli interventi presto in essere ci sarà la chiusura ermetica di uno stabile utilizzato come dimora temporanea da clandestini e il diradamento dei cavi inutilizzati dalle utenze elettriche e telefoniche, che attualmente costituiscono un’autentica ragnatela. Inoltre si sta pensando di istituire una ZTL nell’intero quartiere anche per favorire un controllo di vicinato naturale.

Insomma, il centro storico finalmente entra concretamente nell’azione amministrativa, dopo essere stato, negli ultimi anni, sostanzialmente dimenticato. E questo, dicevo, è un fatto storico.

 

Luca Craia

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