venerdì 25 febbraio 2022

Pensieri Bradi


Non serve a niente manifestare per la pace, fare fiaccolate, vestirsi con una bandiera arcobaleno. Non serve a niente predicare la fratellanza tra gli uomini, la tolleranza, l’accoglienza. Non serve a niente riempire i social di cuoricini o farsi i selfie con lo sguardo afflitto.

Quello che serve è praticarla, la pace. Quello che serve è applicarla, la pace. Ogni giorno che ha fatto Iddio. Praticare la pace significa non andare in giro per il paese a seminare zizzania tra la gente, dicendo male di questo e quello, perché poi ti puoi mettere sulle spalle tutte le bandiere arcobaleno del mondo, che rimani sempre un operatore di guerra. Praticare la pace significa confrontarsi con chi non la pensa come te senza aggredirlo, senza ritenerlo inferiore a te solo perché la pensa diversamente. Praticare la pace significa lavorare e collaborare per il bene comune anche con chi non ti piace, anche con chi non sopporti.

Se non pratichi la pace, predicarla diventa controproducente, non solo superfluo. Perché l’ipocrisia vanifica il bene, lo banalizza, lo annulla. È meglio essere irascibili ma costruttivi che sorridenti e ipocriti. È per questo che non vedrete bandiere arcobaleno al mio balcone, non vedrete arcobaleni sui miei social e non mi vedrete a nessuna fiaccolata. Io sono una persona irascibile, caduca, fallace, e so che spesso non pratico la pace. Ma almeno ne sono consapevole, e nella mia consapevolezza ci provo. Senza ipocrisie.

 

L.C.

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