mercoledì 9 febbraio 2022

Un saluto personale a don Lambert che lascia Montegranaro.


Io sono un egoista e vorrei che don Lambert resti con noi. Gli vogliamo bene, è uno di noi e, soprattutto, la sua presenza a Montegranaro in questi anni è stata una benedizione. Ha fatto un gran bene alla nostra comunità, questo giovane prete: lo ha fatto con la sua intraprendenza, con la sua intelligenza, con la sua saggezza, con la sua forza e con il suo buon carattere. Ho visto giovani avvicinarsi alla Chiesa con gioia, ho visto persone mature confrontarsi con lui e con il suo punto di vista di uomo di Chiesa giovane ma preparato, ho sentito prediche illuminate e godibili, ho ascoltato consigli santi e umanissimi. Come si fa a non essere tristi per la sua partenza?

Avrei voluto fare qualcosa per impedirlo. Che ne so, scrivere al Vescovo, raccogliere firme, organizzare qualche tipo di azione. Ma poi mi sono detto: perché Lambert è arrivato a Montegranaro? C’è arrivato per la volontà di Dio. E se ora la volontà di Dio è che lui vada a fare bene, a portare il suo bene altrove? Chi sono io, chi siamo noi per contrastare la volontà di Dio?

Io non so riconoscere la santità, ma so riconoscere un uomo di qualità. E don Lambert è un uomo di qualità assoluta. Per questo motivo credo che sia uno strumento formidabile della volontà di Dio. Quindi lo lascerò andare, lascerò che la mestizia suscitata in me dall’idea della sua prossima assenza venga mitigata dalla certezza che quest’uomo farà il bene di Dio ovunque andrà. E l’egoista che è in me segretamente spera che la volontà di Dio lo riporti da noi, un giorno, perché il mondo ha bisogno di persone e di sacerdoti come lui, ma anche noi, anche la nostra comunità ne ha un gran bisogno. Intanto lo ringrazio, per quello che ha fatto per noi e per quello che farà per l’uomo, pregando per lui. E per noi.

 

Luca Craia

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