martedì 15 febbraio 2022

Un’antica vasca sottoterra in piazza Mazzini. È ora di riprendere le ricerche.


Era l’agosto del 1999 quando, per caso, fu scoperta una cisterna sotterranea nel sottosuolo di piazza Mazzini. Il ritrovamento avvenne durante i lavori di ricerca del motivo per cui esistono (tuttora) cospicue infiltrazioni d’acqua nei locali sotterranei della piazza. Durante tali lavori venne fuori la vasca, di difficile datazione (le cronache dell’epoca parlano di XIX secolo ma ho fortissimi dubbi) alimentato da una falda d’acqua autonoma, fresca e limpida. Furono fatti degli scavi e, adiacenti al pozzo, furono rinvenute una neviera e un camminamento. Il tutto fu poi richiuso con l’idea di approfondire e magari installare, come pensava di fare l’allora assessore, carissimo amico purtroppo compianto, Livio Botticelli, ma la cosa purtroppo morì lì.


Le notizie storiche su questa cisterna sono frammentarie e si basano su un’antica mappa che giace presso l’archivio comunale e i racconti dell’epoca degli abitanti più anziani. In ogni caso, queste notizie ci parlano di una zona di accumulo delle acque pluvie sita proprio in quell’area della piazza. Tutto questo si sposa con i ritrovamenti fatti da Arkeo e dal CAI nella parte orientale della piazza, dove rinvenimmo una neviera e diversi locali, tutto con la presenza di diversi centimetri d’acqua.


La presenza di strumenti di captazione dell’acqua, sia essa di vena o di origine pluviale, è accertata in diverse situazioni del centro storico di Montegranaro, per cui non è sorprendente che vi sia una vasca di accumulo proprio nella piazza, sul punto più alto del paese. La vasca, comunque, in base ai rilievi georadar, ha dimensioni ragguardevoli: si parla di 6 metri per 3 metri. Non è dato sapere quanto sia profonda, ma sappiamo che la volta che la ricopre è posta a una profondità di 1.40/1.60 metri dal piano della piazza.


Da tempo, con Simone Perticarini, mio partner da sempre in queste ricerche, stiamo cercando un sistema per raggiungere questi manufatti senza dover rompere il pavé della piazza, e crediamo di aver trovato il modo passando lateralmente dai vecchi bagni pubblici, posti sotto i giardini di Mazzini e attualmente murati. Abbiamo già verificato la disponibilità dell’Amministrazione Comunale a permetterci le ricerche, per cui ora non rimane che organizzarsi per cercare di accedere. Assodata l’esistenza della vasca, è importante cercare di stabilirne natura e datazione per poter ricostruire una parte della storia più antica del paese.

 

Luca Craia

 

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