La ricetta della vicepresidente della Commissione Sanità: istituire un tavolo tecnico per alleggerire i consultori e i servizi sociali e per poter garantire prevenzione e una vera presa in carico.
Comunicato integrale
La consigliera regionale Simona Lupini (gruppo Misto) prepara una nuova battaglia, stavolta a sostegno dei diritti dei più piccoli: sotto i riflettori è infatti il sistema della Tutela Minori, che ad oggi grava in larga parte sui Consultori e sui servizi sociali dei Comuni
“La richiesta di servizi di tutela minori è aumentata molto negli ultimi anni: si tratta di situazioni molto complesse, gli interventi vengono attivati in momenti di grave fragilità familiare - spiega la consigliera regionale, che ha visto da vicino, in qualità di professionista dell’ASUR, il funzionamento del sistema - Anni di crisi economica e sociale e poi il colpo della pandemia hanno lasciato il segno, lasciandoci una società ferita e divisa. Il sistema, per com’è disegnato oggi, non può reggere: la mole di interventi è tale che spesso gli operatori del Consultorio, anzichè prendere in carico le famiglie sono costretti a fare da consulenti del Tribunale”.
Che effetto pratico ha, questo coinvolgimento degli operatori? “Un operatore costretto a fare da perito non può attivarsi efficacemente per aiutare la famiglia a gestire il problema, diventa parte in causa: e di fronte al moltiplicarsi di queste situazioni, c’è anche il problema che i Consultori, già sotto organico, si trovano oberati. Il rischio è che la prevenzione e l’accompagnamento garantite proprio dai consultori, siano impossibili da erogare, e si ritrovino le famiglie in tribunale o sottoposte a provvedimenti giudiziari”.
Un problema specialistico, quindi, ma di grande rilevanza sociale: “Dal puerperio alle separazioni conflittuali, dalle trascuratezze ai maltrattamenti, il percorso di tutela minori può scattare in momenti estremamente delicati: il primo obiettivo dev’essere evitare di allontanare i minori dalle famiglie. E troppo spesso, a fare la differenza è la mancata possibilità di prendere in carico tempestivamente la situazione, o prevenire un conflitto che finisce poi per esplodere: il lavoro dei Consultori e più in generale dei servizi sociali è proprio questo, dobbiamo metterli in condizione di poter operare serenamente” continua la Lupini, vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale.
“La tutela minori deve quindi andare verso un nuovo assetto - propone la consigliera - Proporrò innanzi tutto di istituire un tavolo tecnico tra tutti gli organi coinvolti nella tutela minori, che studi una più efficace accoglienza delle famiglie. Non è più derogabile puntare a dei protocolli omogenei, che garantiscano un livello di servizio uniforme in tutta la Regione.
Se in un territorio mancano gli psicologi, o il bilancio dei Comuni non è in grado di far fronte a tutte le richieste e ci si deve accontentare di servizi a ribasso, vengono meno i diritti delle famiglie e dei minori.”.
In arrivo quindi una mozione, che nel dibattito ormai di lunga data sulla riforma dei Consultori inserirà un ulteriore tassello, a protezione e tutela dei diritti dei minori e delle famiglie. Un provvedimento che terrà insieme una nuova visione del socio sanitario, più attenta alle ferite e ai traumi collettivi e individuali con la valorizzazione e la tutela degli operatori del sociale, sempre in prima linea.
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