L’idea lanciata dal Sindaco Ubaldi ieri durante la sua visita alla mostra in memoria di Giulio Luberti a me piace: utilizzare i corridoi del Palazzo degli Agostiniani come spazio per mostre ed esposizioni è un tassello in più nel progetto di fare di quel luogo il cuore della cultura montegranarese. Il palazzo, oltre a essere uno degli edifici storici più antichi (costruito nel 1392), più storicamente importanti e più belli di tutto il patrimonio montegranarese, è anche esattamente al centro di quel centro storico che, con l'Assessore al Turismo Gismondi e la sinergia dell'intera Giunta, vogliamo far rinasce e rivivere proprio con la cultura e il turismo culturale. È chiaro che, strategicamente, tutto il progetto debba partire da lì.
Il Palazzo degli Agostiniani è già sede, oltre che di Arkeo, anche della Banda Omero Ruggieri, degli Amici della Musica, dell’Associazione Alpini e Combattenti e Reduci, e ci sono importanti progetti in gestazione che lo vedono come scenario ideale e naturale. E sfruttarne gli ampi e luminosi corridoi per utilizzarli come spazi espositivi è sicuramente un’idea che va nella stessa direzione. Montegranaro, del resto, può rinascere solo ripartendo dalle proprie radici, e le radici più profonde sono nel centro storico, in particolare proprio in quell’edificio che, dopo Sant’Ugo, è il luogo più antico ancora esistente e il fulcro attorno al quale il paese è cresciuto: il monastero dei Padri Agostiniani. È da lì che si deve ripartire.
Luca Craia
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