lunedì 7 marzo 2022

Palazzo Agostiniani fulcro della rinascita culturale. L’idea del Sindaco di utilizzarlo per mostre ed esposizioni.

L’idea lanciata dal Sindaco Ubaldi ieri durante la sua visita alla mostra in memoria di Giulio Luberti a me piace: utilizzare i corridoi del Palazzo degli Agostiniani come spazio per mostre ed esposizioni è un tassello in più nel progetto di fare di quel luogo il cuore della cultura montegranarese. Il palazzo, oltre a essere uno degli edifici storici più antichi (costruito nel 1392), più storicamente importanti e più belli di tutto il patrimonio montegranarese, è anche esattamente al centro di quel centro storico che, con l'Assessore al Turismo Gismondi e la sinergia dell'intera Giunta, vogliamo far rinasce e rivivere proprio con la cultura e il turismo culturale. È chiaro che, strategicamente, tutto il progetto debba partire da lì.

Il Palazzo degli Agostiniani è già sede, oltre che di Arkeo, anche della Banda Omero Ruggieri, degli Amici della Musica, dell’Associazione Alpini e Combattenti e Reduci, e ci sono importanti progetti in gestazione che lo vedono come scenario ideale e naturale. E sfruttarne gli ampi e luminosi corridoi per utilizzarli come spazi espositivi è sicuramente un’idea che va nella stessa direzione. Montegranaro, del resto, può rinascere solo ripartendo dalle proprie radici, e le radici più profonde sono nel centro storico, in particolare proprio in quell’edificio che, dopo Sant’Ugo, è il luogo più antico ancora esistente e il fulcro attorno al quale il paese è cresciuto: il monastero dei Padri Agostiniani. È da lì che si deve ripartire.

 

Luca Craia


 

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