giovedì 3 marzo 2022

Quando il PD mi linciò per aver chiesto sicurezza alle scuole medie.

A proposito dell’importanza che si dà alla scuola, ricordo un aneddoto che può chiarire un po’ di più chi lavora per il bene comune e chi fa solo propaganda. Il 2 novembre 2016, dietro segnalazione di un cittadino che mi mandò la foto, scrissi un post sul blog, poi pubblicato anche sulla pagina Facebook, per segnalare una crepa su una colonna della scuole medie di Montegranaro. La foto era molto ravvicinata, e non capii al momento che non si trattava di una colonna portante bensì di un montante, molto meno pericoloso. Ma la crepa oggettivamente c’era, ed era strano che pochissimo tempo prima era apparsa una comunicazione della Giunta Mancini che recitava: Effettuati gli ulteriori e necessari sopralluoghi negli edifici scolastici di competenza e che gli stessi non hanno evidenziato danni alle strutture”. Mi domandai quindi come mai questa crepa non era stata rilevata.

La conseguenza non fu che qualcuno andasse a controllare meglio. La conseguenza fu che tutta la nomenclatura del Partito Democratico, corredata dalla consuete immancabili truppe cammellate sempre pronte alla pugna, capeggiate dall’allora assessore Roberto Basso, effettuarono ai miei danni un autentico linciaggio verbale sui social, facendomi oggetto come minimo di derisione per arrivare a insulti e minacce. Cosa non nuova, negli anni, da quella parte politica, gli insulti e le minacce non sono mai mancati, nemmeno ora, anzi, men che meno ora.

Il punto è che l’11 dicembre 2018, ossia die anni dopo, uscì un'altra comunicazione della Giunta Mancini che recitava: “Nell'espletamento di questi studi (vulnerabilità sismica, n.d.r.) si è proceduto ai carotaggi e, rispetto ai precedenti, sono emersi dati anomali nel calcestruzzo relativamente al primo piano del padiglione B della scuola Media”. L’11 gennaio 2019 la scuola fu chiusa per non riaprire più. La domanda che mi pongo è questa: se, anziché linciarmi, anziché arrabattarsi tanto per dimostrare che avevo torto, che procuravo allarme, avessero controllato meglio, non è che per caso si sarebbero accorti dei problemi alla scuola e avrebbero evitato di mandare i ragazzi in classe in una situazione di oggettivo pericolo, tanto oggettivo da doverla chiudere, la scuola, ma due anni dopo?

L’attenzione al paese, alla sicurezza, al bene delle persone non può venire a fasi alterne e a seconda del ruolo che si gioca, se in maggioranza o all’opposizione. Oggi ci si dice molto attenti alle scuole, tanto attenti da contare le virgole di quello che dice la Maggioranza. Ma nel 2016 si è deciso di non dar corso a dei dubbi poi rivelatisi legittimi e di mandare a scuola i ragazzi in una struttura non sicura. Le conclusioni traetele voi.

 

Luca Craia


 

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