mercoledì 11 gennaio 2023

Il Pd che mente: la questione del "casotto" di via Campanella


Perché illustri rappresentanti del PD montegranarese continuino imperterriti a mentire rimane un grande mistero, anche perché è impensabile che le loro bugie non siano come tutte le altre e non abbiano le gambe corte, quindi vengano scoperte con conseguente figuraccia. Così è stato per i numeri a caso lanciati dall'ex assessore Perugini sul crollo demografico recente e mai avvenuto e così è successo oggi a un altro ex assessore, Roberto Basso, che la menzogna l'ha scritta nero su bianco su Facebook.
Si tratta di un box in materiale composito, grosso qualche metro cubo, sorto all'imbocco di un'area verde in via Campanella per qualche funzione tecnica legata alla fibra della telefonia. Qualche cittadino (in verità per primo il mio amico Mauro Raparo, sulla cui segnalazione scrissi anche un post), ha notato la cosa chiedendosi se  non fosse stato possibile dare una collocazione diversa e meno impattante. Ne è scaturito un acceso dibattito sui social, dibattito in cui si è cercato di attribuire la responsabilità all'attuale Amministrazione; e, durante lo stesso, interveniva appunto l'ex assessore Basso dichiarando che l'autorizzazione a installare quel box in quel post non era opera della Giunta a cui apparteneva. Falso, e oggi il Sindaco Ubaldi e l'Assessore Gismondi lo hanno dimostrato, documenti alla mano, in una diretta Facebook. 
Non mi dilungo sui particolari, che sono pubblici e ognuno può andare a verificare. Mi chiedo però perché mentire. La strategia di Roberto Basso, mi pare di capire, è di tenere per un po' un profilo defilato per poi tornare in grande stile alle prossime elezioni come salvatore, se non della patria, almeno del Pd che, in verità, si sta dissolvendo nel nulla. Basso è molto silenzioso e interviene raramente, demandando al padre il ruolo di presenza con continue provocazioni spesso gratuite e casuali. Però stavolta non ha resistito ed è dovuto intervenire dicendo cose non vere. A che serve?
Non serve alla sua strategia di profilo basso, tantomeno serve alla comunità cittadina, ancora una volta fomentata e divisa su basi fittizie, al solo scopo di far male all'avversario e noncuranti del male che si fa al paese. Poi uno si domanda: chissà quante altre volte avranno raccontato il falso e non ce ne siamo accorti?

Luca Craia 

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