mercoledì 11 gennaio 2023

Torna la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate, Domenica 22 benedizione degli animali. Un ricordo personale.

Montegranaro è un paese tradizionalmente agricolo, fin dalle sue origini e, nonostante una conversione anche antica alla produzione prima artigianale e poi industriale, è rimasto per molti aspetti legato alle proprie radici contadine. Da questo probabilmente deriva la devozione ancora molto viva verso Sant’Antonio Abate, tanto che quest’anno la tradizione si rinnova anche con un parroco nuovo di zecca.

La festa, che cade per il calendario il 17 gennaio, verrà celebrata la domenica successiva, il 22, e comincerà alle 8 del mattino nella chiesa di San Serafino con la benedizione del pane. Il pane benedetto verrà poi distribuito, come sempre, nel teatrino della Pievania dalle 9 alle 12. La stessa benedizione del pane si ripeterà durante la funzione delle 11 a San Francesco, al termine della quale, alle 12, in piazza Mazzini, ci sarà la benedizione degli animali dove ognuno potrà portare il proprio.

Approfitto per riportare un ricordo personale della mia infanzia. La mattina del 17 gennaio, nonna Peppa si alzava presto, come faceva tutte le mattine del mese di maggio, e sfidava il freddo pungente per andare a messa “là lo priore”. Io, nel frattempo, andavo a scuola e, quando tornavo, trovavo lo scopo della sua missione mattutina: il pane di Sant’Antonio. Nonna, un caratterino che ve lo raccomando, era comunque una donna pia e devotissima, assidua frequentatrice della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, e il giorno di Sant’Antonio Abate andava a messa presto per procurarsi tra le prime donne del centro storico, che allora era ancora “il paese”, pieno di gente e di vita, la pagnottella benedetta. E la dava a me e a mio fratello che, giustamente, un po’ bestie eravamo e avevamo bisogno della protezione del Santo degli animali.

Mi ricordo che quel pane aveva qualcosa di diverso, era più bianco, profumava, e aveva un sapore meraviglioso. Sicuramente era suggestione, perché non credo che la benedizione di don Manlio avesse potuto cambiare aspetto e sapore di un panino di Strozzo, ma ancora oggi ho il ricordo di un qualcosa di particolare, di buono ma buono davvero. E, mentre mangiavo il mio panino benedetto di Sant’Antonio, nonna spiegava che il giorno di Sant’Antonio si allungavano le giornate, che già avevano iniziato a farlo il giorno di Santa Caterina Volpicelli, il 28 dicembre. “Santa Caterina, na pedata de gaglina, Sant’Andò, na pedata de bo’”, diceva la saggezza popolare riportata da nonna Peppa, per dire che il giorno di Santa Caterina le giornate si allungavano un pochino ma il giorno di Sant’Antonio si allungavano un bel po’. In attesa della Candelora, che dell’inverno semo fora.

 

Luca Craia


 

Nessun commento:

Posta un commento