Continuo la mia disamina del programma elettorale di Montegranaro Sempre e del suo stato di attuazione a quasi un anno e mezzo dall’insediamento della Giunta guidata da Endrio Ubaldi. Preciso che mi limiterò a trattare gli argomenti su cui ho interesse, tralasciando quelli in cui non ritengo di avere competenze sufficienti per dare un giudizio ponderato. Oggi mi accingo a verificare come sta andando per il programma relativo alla cultura.
Devo dire che andiamo meglio rispetto a quello per il centro storico col quale verifichiamo in sostanziale poco se non nulla di fatto. Sulla cultura si sta lavorando, per quanto non si vedano differenze particolari con l’azione della precedente amministrazione se non nel rapporto con i soggetti coinvolti, di molto migliorato. Per il resto ci si sta muovendo come sempre, proponendo alcune iniziative e facendo molto leva sulle tante associazioni culturali e sulle loro proposte. Purtroppo va rilevato un certo sbilanciamento di “attenzioni” a favore di alcune piuttosto che di altre e un’impronta culturale stranamente più di sinistra che di destra. Ma andiamo nel dettaglio:
come promesso, è stato finalmente riaperto l’Auditorium “Officina delle Arti”, restituendo a Montegranaro un altro strumento utilissimo per fare cultura. L’auditorium era chiuso per dettagli risolvibili piuttosto facilmente e sono stati facilmente risolti, segno che bastava solo la volontà di farlo. Ora si ha uno spazio per manifestazioni culturali che non richiedano l’ampiezza del teatro principale, un spazio ben attrezzato e molto accogliente che dà lustro al paese;
si propone una discreta programmazione teatrale, anche se migliorabile soprattutto sotto l’aspetto del teatro vero e proprio, magari sacrificando un po’ di “cabaret”. Ottima la programmazione degli Amici della Musica che giustamente si sostiene, ma si potrebbe dare stimolo anche ad altre cose, come il teatro amatoriale o la musica giovanile;
si sta finalmente comprendendo l’importanza della banda musicale cittadina e la si sta aiutando. Non è ancora abbastanza ma c’è un miglioramento;
la Proloco sta crescendo, il Comune giustamente la sostiene e dà spazio alle sue attività;
Veregra Street ha il suo spazio tradizionale, lo scorso anno è andato molto bene, ma si potrebbe utilizzarlo maggiormente come strumento di promozione per il paese. Del resto il Festival è nato proprio per rivitalizzare il centro storico. Molto migliorato il rispetto per i residenti, cosa molto carente in passato;
si stanno sostenendo le iniziative delle associazioni anche se, come dicevo, alcune ottengono più spazio di altre. Il mondo associativo montegranarese è molto variegato e rappresenta una ricchezza che va utilizzata meglio;
il Museo delle Tradizioni, purtroppo, è ancora fermo al palo. Si era partiti molto bene ma ci si è arenati, spegnendo l’entusiasmo dei privati e delle associazioni che avevano aderito. La fototeca è anch’essa ferma a causa dei ben noti protagonismi dei soggetti coinvolti. Peccato.
il cinema al La Perla, eccetto qualche occasione sporadica, è ancora un ricordo;
della Rassegna Culturale ed Economica non si è mai sentito parlare.
Luca Craia
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