Continuiamo a confrontare la realtà con il programma elettorale di Endrio Ubaldi per verificarne la realizzazione a quasi un anno e mezzo dall’insediamento della Giunta che regge Montegranaro. Andiamo a occuparci del programma relativo ai lavori pubblici con una premessa: al contrario di altri settori amministrativi la cui attuazione del programma abbiamo già analizzato, per i quali occorre un tempo lungo per vedere qualche risultato (in particolare il centro storico), per il lavori pubblici esiste (o dovrebbe esistere) un cronoprogramma per cui alcune opere, anche se ancora non realizzate, possiamo sapere che si realizzeranno in quanto finanziate. Vediamo a che punto siamo:
il palazzo comunale dovrebbe essere ristrutturato interamente a breve. Se ne è parlato recentemente con lo stanziamento definitivo dei fondi del terremoto, per cui è pensabile che quanto detto dal Sindaco possa essere possibile, ossia che i lavori partano nel 2024;
la viabilità cittadina è in via di miglioramento, tra bitumature e misure atte al miglioramento della sicurezza stradale;
la chiesa di San Serafino è ancora nei progetti dell’Amministrazione. Anche di questo si è parlato recentemente e si spera che si possa finalmente terminare l’incompiuta che vede la navata della chiesa in sicurezza e l’abside (la vecchia sacrestia) no;
gli ascensori che dovrebbero collegare viale Gramsci con la piazza sono spariti dai radar (direi grazie a Dio) e non ne ho più sentito parlare. Speriamo che continui così;
purtroppo è sparita dai radar anche la sistemazione e la riqualificazione della scarpata di viale Gramsci. Un suo utilizzo come parco sarebbe auspicabile e non di difficili realizzazione, ma purtroppo non ne sento più parlare dai tempi delle elezioni.
Come vediamo, i lavori pubblici stanno grossomodo rispettando il programma e a quelli promessi in campagna elettorale si sta aggiungendo anche qualche altro progetto importante, come quello per il palasport. Direi quindi che, in questo campo, stiamo andando meglio di quanto visto per quanto riguarda il centro storico.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento