Montegranaro è un paese complicato. Chi ha provato a fare qualcosa di buono sa quanto sia difficile e quanto ogni iniziativa trovi qualcuno pronto a ostacolarla, per calcolo, per politica, per semplice invidia. Il caso della Pro Loco è emblematico: quella che in quasi tutti i paesi d’Italia è l’associazione che riunisce e unisce tutti, a Montegranaro non è mai riuscita a decollare completamente, trovando ostacoli e trappole da ogni parte, tra ostruzionismi, snobismi e tentativi di strumentalizzazione. L’ultimo tentativo di rimettere in piedi e far funzionare la Pro Loco, portato avanti dall’attuale Presidente, Sauro Basso, è forse quello che ha prodotto più risultati e ancora sta funzionando, nonostante le tante difficoltà.
Ma la vicenda uscita oggi sulle cronache ha dell’assurdo: una lettera anonima, consegnata alla redazione di un notiziario online, che attacca e offende l’impegno dei volontari, del Direttivo e del Presidente. Dice bene Sauro Basso, quando afferma che le lettere anonime non dovrebbero nemmeno essere prese in considerazione, ma questo è un segnale davvero brutto, è l’evidenza di quanto sia spaccato Montegranaro e quanto stia diventando complicato fare qualcosa per migliorare il paese.
Chi scrive una lettera anonima è un vigliacco, qualsiasi sia la motivazione che lo spinge. Domani ci sarà l’Assemblea dei soci: quello è il luogo dove gli uomini, quelli normali, prendono la parola e espongono quello che pensano, anche le critiche. Le lettere anonime sono per gente che non ha il coraggio delle proprie azioni, per gentucola da quattro soldi. Oltretutto le accuse sono assurde: seguo la Pro Loco da quando è risorta, ne sto apprezzando gli sforzi e le iniziative e le accuse che vengono mosse, quella di essere spaccata o di essere poco democratica, sono strumentali, false e pronunciate evidentemente solo per mitigare qualche frustrazione o per creare divisioni.
Esprimo, per quello che può valere, la mia totale e incondizionata solidarietà e vicinanza al Presidente Basso e lo esorto a non lasciarsi intimidire da questi giochetti da infanti frustrati e andare avanti sulla sua strada, perché sta facendo bene. Approfitto per sollecitare anche l’Amministrazione Comunale a essere più vicina alla Pro Loco, a considerarla come un interlocutore fondamentale, molto più di quanto non venga fatto ora.
Luca Craia
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