martedì 11 aprile 2023

Montegranaro, turismo al palo. Poche idee e molto confuse.

Montegranaro ha una vocazione turistica naturale, che deriva sia dal patrimonio culturale che da una posizione geografica a dir poco preziosa. Ma, se la posizione geografica lavora autonomamente e automaticamente, portando un considerevole flusso di ospiti ai vari bed and breakfast presenti sul territorio, il patrimonio culturale, per dare frutti, deve essere promosso, necessita di un progetto, di impegno e di lavoro costante. Purtroppo, nonostante il cambio di colore dell’Amministrazione Comunale, e nonostante un avvio che prometteva tutt’altro, mi tocca con grande rammarico constatare che siamo di nuovo punto a capo: non esiste un progetto articolato e di largo respiro per fare del turismo un’economia rilevante per la comunità cittadina.

Esistono iniziative, ma sono slegate, sporadiche, non organiche ad alcun progetto. L’ultima in ordine cronologico è quella di aprire Villa Lina alle visite, bellissima idea se inserita in un programma di promozione generale dei beni culturali che però non esiste. E si ottiene l’effetto contrario a quello evidentemente cercato: si volevano portare i turisti in paese e invece li si portano in periferia, pronti ad andarsene appena finita la visita.

Del resto va detto che Montegranaro, in questo momento, non offre nulla a livello di accoglienza del turista, almeno nel perimetro del centro: mancano ristoranti, non ci sono locali adeguati, manca un commercio appetibile per il visitatore, non ci sono nemmeno le strutture ricettive che insistono per la stragrande maggioranza al di fuori del tessuto urbano. E il centro storico, che dovrebbe essere il cuore del turismo, è abbandonato a se stesso, senza un’idea di cosa farne, di come farlo tornare a essere il fulcro della vita culturale cittadina.

Così turismo non lo si fa. Serve un progetto, e non basta che sia solo turistico: bisogna che sia organico a tutti i settori della pubblica amministrazione, passando per il commercio e finendo con le attività produttive. Invece si continua con iniziative fini se stesse, oltretutto a volte costose, come l’ufficio turismo mai entrato effettivamente in funzione. Ed è incredibile che l’opposizione taccia su tutto questo, segno evidente che l’idea di turismo, a Montegranaro, non ce l’hanno manco loro né, la storia del resto è chiara, non ce l’hanno mai avuta.  

 

Luca Craia


 

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