È vox populi da qualche giorno ma pare sia effettivamente realtà: un importante palazzo storico nel cuore del castello montegranarese, da tempo infruttuosamente sul mercato, è stato venduto. Sembra una notizia di scarso rilievo ma non lo è, perché il mercato immobiliare montegranarese è in crollo verticale e quello specifico del centro storico è praticamente morto, con il valore degli immobili prossimi allo zero come zero è l’interesse dei privati a comprarli, visto il degrado urbano e sociale dilagante e il nulla cosmico nel campo dei progetti per risolverlo.
Quindi è un segnale in controtendenza, un segnale importante perché dimostra quello che ho sempre affermato, ossia che Montegranaro ha ancora una possibilità di riprendersi dalla crisi economica e sociale che la sta uccidendo. E questa possibilità sta nel turismo. E, in effetti, pare che il palazzo in questione sarà trasformato in struttura ricettiva, cosa che, se fosse vera, dimostrerebbe anche che i privati ci vedono molto ma molto più lungo della politica.
Una politica che, invece, dopo aver proclamato intenzioni rivoluzionarie nel campo del turismo, s’è scordata tutto se non per nominarlo con scarsa convinzione e minor concretezza ogni tanto come serve. Se ne è accorta persino la sonnacchiosa opposizione, il che è tutto un dire.
Il futuro di Montegranaro ha molto a che fare col turismo, mentre per il centro storico è il turismo l’unica soluzione. Nel mio piccolo ho indicato una strada, sicuramente perfettibile, ma rimango inascoltato. Intanto i privati fanno da soli. E meno male.
Luca Craia
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