giovedì 8 giugno 2023

Gay Pride sangiustese. Salvatori dice no.

Il Comune di Monte San Giusto concede il patrocinio al “pride” sangiustese, una manifestazione a difesa delle rivendicazioni dei gruppi LGBT organizzata dall’associazione Libristate ODV, ma l’opposizione non ci sta. In particolare è il Consigliere e Capogruppo di Azione Comune Andrea Salvatori che, attraverso il suo profilo Facebook, esprime senza mezzi termini tutta la sua contrarietà, accusando l’Amministrazione Comunale di superficialità e di farsi strumentalizzare.

“Questa volta l’amministrazione comunale, ascoltando i discorsetti superficiali da imbonitori sull’amore e sulla libertà, si è fatta intenerire e con protocollo di concessione n. 7769 del 07/06/2023 ha rilasciato il patrocinio non oneroso al Pride Sangiustese organizzato dall’associazione Librisate ODV” esordisce Salvatori “associazione che, anziché fare cultura, continua a fare politica con il suo modo subdolo di fare le cose e per rendersene conto basta leggere il manifesto dell’evento”.

Il manifesto è stato pubblicato dallo stesso Salvatori nel medesimo post spiegando: “Manifesto che, sicuramente, l’amministrazione non ha nemmeno letto e per questo è importate evidenziargli che gli attivisti dell’associazione non hanno organizzato una semplice festa per tutti ma, dietro a maschere di belle parole, stanno portano avanti gli obiettivi delle varie organizzazioni LGBT.

Obiettivi che, nella loro centralità, hanno anche il tema della maternità surrogata (utero in affitto) alla quale noi del gruppo “Azione Comune” continuiamo a dire un secco NO perché, far nascere bambini a pagamento strappandoli poi alle madri biologiche, è semplicemente un REATO e dovrebbe esserlo anche propagandarlo”.

Nessuna discriminazione ma occorre chiarezza. Salvatori prosegue: “pertanto il punto non è quello di essere a prescindere contro gli omosessuali ma quello di essere chiari nell’atteggiamento che si utilizza quando si vuole manifestare per avere il sacro santo diritto di essere ciò che uno si sente di essere senza discriminazioni”. E conclude: “è ora di smetterla di organizzare eventi politici, perché di questo si tratta, come confermato anche dal senatore di Italia Viva Scalfarotto e di iniziare ad aprirsi al confronto più costruttivo per arrivare ad una soluzione più concreta e meno ideologica”.


 

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