Tornerà presto a casa, la Madonna del Purgatorio di Filippo Ricci restaurata su un progetto di Arkeo e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. Il restauro è terminato e la splendida tela del ‘700 è tornata al suo antico splendore. I colori sono ora molto più vivi, grazie alla minuziosa ripulitura, ma c’è un grandissimo lavoro di consolidamento dietro, la ritelatura, la velinatura per chiudere le crepe del pigmento e impedire che cada. È stata anche chiusa e stuccata, tanto da non vedersi più, l’enorme buca, probabilmente dovuta a una bruciatura da un cero, che si evidenziava in basso a sinistra. Insomma, un lavoro splendido che presto potrà essere ammirato.
Presto ma non prestissimo. In concomitanza con la riconsegna in loco dell’opera del Ricci, partirà per il laboratorio di restauro la magnifica pala dell’Altare Maggiore, l’Immacolata di Nicola Antonio Monti. La tela, molto rovinata, a tratti staccata con considerevoli cedimenti strutturali, necessiterà di un’azione ancor più approfondita che la riporterà ai vividi colori originali. Ci vorrà qualche mese e, quando anche quest’opera sarà stata recuperata, apriremo anche il piccolo museo parrocchiale, che contiene, tra l’altro, la Vesperbild di Sant’Ugo e il Crocifisso di Santa Maria in Montaspice. In questo modo la chiesa dei SS.Filippo e Giacomo sarà un autentico complesso monumentale di elevatissimo valore. Speriamo di essere pronti per Natale.
Luca Craia
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