giovedì 19 ottobre 2023

La storia di un miracolo, la storia di una comunità, una storia di fede e di amore: questo abbiamo raccontato e scritto domenica a San Serafino.

Credo che domenica scorsa abbiamo rimesso al suo posto un’importante pagina di storia di Montegranaro, una pagina che molti non conoscevano, una pagina dimenticata da alcuni. Abbiamo anche fornito una testimonianza di fede vera, forte, potente, un gancio, se vogliamo, per tirarci via dalla palude umana e avvicinarci un po’ al divino. Loredano è stato felicissimo, non solo della grandissima presenza di pubblico a San Serafino, ma anche e soprattutto per aver dato a quella gente uno spunto di fede, un motivo per credere o per credere di più.

La storia, dicevo; la storia che abbiamo raccontato, che ha raccontato Loredano Luciani Ranier, è una storia semplice e complicatissima allo stesso tempo. È una storia che racconta l’amore di una famiglia per il padre, e che racconta l’amore di Dio, non tanto per quella famiglia, ma per tutta l’umanità che, tramite quello che noi chiamiamo miracolo, e che sicuramente è un atto divino che la nostra mente non può spiegare se non con la fede, riceve un messaggio di vicinanza tra il cielo e la terra, una testimonianza di speranza e di amore paterno.

Poi c’è la storia terrena, la storia di una famiglia che ricuce il passato col presente e torna in quella che era e sarà sempre la sua comunità di appartenenza. Personalmente ho avuto un enorme piacere nel vedere Loredano circondato da Montegranaresi che gli stringevano la mano, che lo abbracciavano. Anche questo, se vogliamo, è un pezzetto di storia.

Consentitemi di ringraziare Guido Vergari per l’enorme impegno messo nella realizzazione di tutto questo; abbiamo lavorato in squadra e abbiamo lavorato bene. E in squadra c’era fra Roberto Brunelli e la forza della sua fede e del suo entusiasmo; ed Eros Trobbiani e il suo prezioso saper fare. Ovviamente grazie all’Ingegner Luciani Ranier e alla sua splendida famiglia per essersi resi disponibili e aver condiviso con noi questa storia bella e necessaria.

 

Luca Craia


 

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