Il turismo culturale non è stagionale. È un’economia che, seppure diventi più forte nelle stagioni calde, comunque lavora e produce tutto l’anno. Lo dimostra il flusso di visitatori a Montegranaro avuto anche nel mese di ottobre e nei primi giorni di novembre, periodo in cui Arkeo ha ricevuto prenotazioni per visite tutte le settimane. Non si tratta di folle oceaniche ma rimane un dato rilevante e incoraggiante, considerando che Montegranaro attualmente sta navigando da solo in questo settore invece di creare, come sarebbe opportuno e logico, una sinergia con gli altri comuni e, al momento, non si registrano grandi sforzi politici e istituzionali in questo campo.
Arkeo sta gestendo questo flusso con grande impegno e non senza difficoltà: è un’associazione di volontari e ognuno di loro ha i propri impegni personali, di lavoro e familiari. Non sempre è facile organizzarsi per soddisfare la richiesta di una visita magari con pochissimo preavviso. Eppure ancora si riesce a farlo e non capita quasi mai di dover dire no a turisti, anche quando questi ci chiamano, per esempio, dalla porta di Sant’Ugo.
Per poter lavorare meglio è importante per Arkeo ampliare il proprio organico di volontari. È appena partito un nuovo seminario formativo che dovrebbe mettere in campo almeno altri quattro volontari. Quattro volontari operativi sarebbero per l’associazione una manna, per cui c’è grande ottimismo per il futuro da parte del Direttivo e del Presidente Quintili. Intanto si lavora anche su altri fronti, per il recupero del patrimonio culturale che va avanti a grandi passi e che richiede anch’esso grande impegno e una grossa quantità di lavoro anche fisico. Per cui, più siamo meglio stiamo.
Luca Craia
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