venerdì 1 marzo 2024

Torna a casa l’Immacolata del Monti. Museo pronto, si apre al pubblico.

Il ritorno “a casa” dell’Immacolata del Monti, la splendida tela che adorna l’altare maggiore della Priorale dei SS.Filippo e Giacomo a Montegranaro, è stato fissato per sabato 16 marzo, previa autorizzazione della Sovrintendenza. Il restauro è terminato e, come già ho raccontato su queste pagine, ci restituisce un dipinto davvero molto bello, con particolari che il tempo, lo sporco e qualche intervento maldestro avevano nascosto. Un’opera preziosissima che torna al suo posto.

E con il ritorno dell’opera di Nicola Antonio Monti si conclude questa fase che porta il complesso monumentale della Prioria di Montegranaro a essere un autentico museo. Il restauro dell’immacolata è l’ultimo intervento di un progetto complessivo che parte da lontano, da quando, già ai tempi di don Umberto Eleonori e poi, più concretamente, con don Sandro Salvucci ho prima proposto e poi iniziato a realizzare quest’idea di fare del complesso uno scrigno di tesori d’arte e storia fruibile ai turisti e ai miei concittadini. Ma solo con la fattiva collaborazione di don Andrea Bezzini siamo riusciti a concretizzare il progetto. Determinante è stata l’elezione a Presidente di Arkeo di Filippo Quintili che unisce alla competenza in materia la capacità di fare gruppo, ed è grazie a lui e alla sua squadra che siamo riusciti ad accelerare la realizzazione dello spazio museale.

Il complesso monumentale della Prioria ora consta di quell’immane preziosissimo tesoro che è l’ecclesia di Sant’Ugo con i suoi antichissimi affreschi e, nella chiesa superiore dei SS.Filippo e Giacomo, si potranno ammirare, oltre alla Circoncisione del Barocci e al Sacello Lauretano, anche la Madonna del Purgatorio di Filippo Ricci, restaurata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e ricollocata pochi mesi fa (ancora nessuno l’ha vista) e adesso l’Immacolata del Monti, il cui restauro è stato sponsorizzato dall'Inner Wheel di Montegranaro. A questo aggiungiamo la parte museale propriamente detta che contiene il Crocifisso di Santa Maria in Montaspice, la Vesperbild, il gruppo del vecchio altare della Madonna di Lourdes e diversi oggetti molto interessanti.

C’è anche una data provvisoria per la cerimonia di riposizione delle opere e di apertura del museo: il 7 aprile. Da quella data Montegranaro avrà una struttura ricchissima di opere d’arte che potrà essere un importante volano per il turismo ma, prima di tutto, sarà uno scrigno che custodisce parte della memoria storica e culturale del paese e della comunità.

 

Luca Craia


 

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