Sul piano estetico, l’iniziativa
del Comune di Montegranaro, che ha aderito a quella nazionale di Legambiente, Puliamo il Mondo,
parafrasandola nell’ashtag che, invero, s’è visto poco sui social “#puliamoilmonte”, è ben riuscita. Piazza
Mazzini, ieri pomeriggio, offriva un bel colpo d’occhio, con ragazzi di
elementari e medie colorati di giallo e pronti alla missione. Peccato per la
scarsa presenza di adulti, facendo eccezione per gli accompagnatori dei
ragazzi, che si sono visti in scarso numero. Diciamo, quindi, che la volontà
dell’Assessore all’ambiente Roberto Basso è stata soddisfatta a metà: l’opera
di sensibilizzazione verso i cittadini per avere un comportamento più civile e
rispettoso dell’ambiante che ci circonda ha probabilmente funzionato per i
bambini ma non ha colpito l’obiettivo “adulti” che hanno sostanzialmente
disertato la manifestazione.
In effetti, girando a piedi per
Montegranaro, quei pochi che ieri c’erano hanno potuto toccare con mano
(guantata) quanto sporco ci sia in giro e quanto siano, diciamo, maleducati
quei cittadini che, anziché conferire il proprio pattume come si deve, nel
rispetto delle regole, degli altri e anche di se stessi, lo buttano con
noncuranza per strada. Ma questa non è una novità e questo stesso blog lo
denuncia da sempre, unitamente ad altre manifestazioni di inciviltà che sono
parte dello stesso problema.
Il punto, però, è che sta
passando un messaggio latente piuttosto pericoloso, che potrebbe aggravare la
questione anziché aiutare a risolverla come credo sia nelle (buone) intenzioni
di Roberto Basso. Il messaggio, che sento da tanti commenti da parte di comuni
cittadini ma, purtroppo, anche di amministratori poco attenti e oculati e di
personaggi che gravitano nel mondo del volontariato, è che il problema sia
(solo o quasi) la maleducazione dei cittadini contro la quale c’è poco da fare.
Da cittadino educato e rispettoso quale mi ritengo rigetto con forza questa
interpretazione: ci sono tantissimi cittadini rispettosi, la maggioranza, che
debbono subire il comportamento dei pochi incivili. Questi cittadini vanno
tutelati. Quelli incivili vanno educati anche con sanzioni e la repressione del
comportamento sbagliato.
Per questo, ribadisco, non ho
trovato opportuno che fosse il Comune il protagonista dell’iniziativa di ieri,
nonostante
la reputi ottima e da ripetere. Il Comune deve occuparsi di tenere in
ordine la città, sia con la pulizia quotidiana organizzata (che ora non c’è),
sia prendendo tutte le misure necessarie per correggere le condotte sbagliate,
anche con scelte impopolari. Dopo aver attuato tutti i provvedimenti in questo
senso l’Ente Pubblico può sostenere iniziative come quelle di Legambiente. In
questo modo, invece, sembra quasi che ci si arrenda davanti ad un problema
insormontabile a risolvere il quale si chiamano direttamente i cittadini. Non
solo: lasciando passare il concetto di cui sopra, ossia che la questione
ambientale è sostanzialmente dovuta solo al comportamento di cittadini
incivili, il politico si crea un alibi a giustificazione di mancate azioni,
appunto, politiche. Questo non può e non deve accadere.
Sono assolutamente convinto, perché
lo conosco come persona e perché credo di aver capito cosa pensa, che l’Assessore
Basso abbia davvero la volontà di risolvere il problema. Ma ora lo deve
dimostrare, partendo da lunedì mattina. Lo deve dimostrare organizzando un
servizio di pulizia della città che sia efficiente, studiando un piano preciso
per il centro storico le cui criticità, spero, siano state ieri evidenziate
nella “passeggiata” che anche Sindaco e Vicesindaco si sono fatti per i vicoli.
E lo deve dimostrare prendendo misure serie per correggere i comportamenti che
portano a tanta sporcizia, non solo emanando regolamenti che verranno poi, come
purtroppo spesso accade, disattesi ma studiando controlli e sanzioni contro chi
non rispetta le regole. Il mondo e il monte lo cominciamo a pulire sul serio da
lunedì. Si spera.
Luca Craia