Ogni
giorno facciamo una nuova scoperta, apprendiamo come facilmente si cerchi di
eliminare le cose buone che ancora esistono in questo paese e si dia invece
risalto alle brutture rendendole avvenimenti degni di nota quando invece ci
sarebbe soltanto da vergognarsi.
Questo
accade anche in Sicilia e riguarda i teatri di Palermo terra ricca di
storia,profumi e sapori dissacrata e calpestata in ogni modo e con ogni mezzo
possibile .
Sappiamo
bene che un popolo “ignorante” riesce ad essere facilmente malleabile e
gestibile,sappiamo che mettere le persone in condizione di
comprendere,informarsi,aprire la propria mente aiuterebbe a districarsi da
falsi meccanismi travestiti da buonismo che alla fine buonismo non è affatto.
Ci si
impegna a spostare il campo dell’attenzione si è molto bravi in questo e così
non ci rendiamo conto di ciò che stanno facendo alle nostre vite oppure non lo
vogliamo vedere,stanno appiattendo tutto,stanno rubando serenità e
sorrisi,stanno tagliando sovvenzioni ai teatri senza preoccuparsi dell’enorme
funzione di aggregazione e di cultura che danno alle persone o forse come
sempre rendendosene perfettamente conto ,finendo con il giocare con le persone
come se fossero delle marionette senza fili da muovere a loro piacimento per
assegnare loro il ruolo di pecore smarrite che segue il gregge senza nemmeno
sapere dove è diretto il gregge e senza avere il diritto di chiederselo per
ironia della sorte perché se le persone si informano e si arricchiscono
spaventano e non hanno il diritto di fare domande.
La
situazione riguarda e coinvolge i teatri di Palermo e della Sicilia ,gli attori
e le maestranze si sono organizzati e stanno vivendo giorni di presidio
,giorni in cui si sono stretti fra loro in un abbraccio grande che serve a
riportare la popolazione nelle piazze rendendo noto il loro importante ruolo,di
dispensatori di sogni poesia ,sfumature di vita,ricerca,canti,danze insomma
dobbiamo molto agli attori che regalano ai nostri giorni ricordi e racconti da
portare con noi sempre.
Ne
parlo con Franco Zappalà attore e gestore del teatro che porta il suo nome gli
rivolgo poche domande e dal tono delle sue risposte emerge la delusione
per l’abbandono,la preoccupazione per i suoi dipendenti,i suoi sogni che non
vogliono smettere di definirsi tali e la grinta e la dignità tipica di chi ci
mette il cuore in ciò che fa.
A
seguire il nostro dialogo
MOBILITAZIONE DEI TEATRI
DEL COMPARTO PRIVATO E DELLE MAESTRANZE (GESTORI TEATRI,ATTORI, CANTANTI,DANZATORI
E MAESTRANZE VARIE ).
INTERVISTA A :
FRANCO ZAPPALA’ – ATTORE E GESTORE TEATRO FRANCO ZAPPALA’
QUAL’E’ LA MOTIVAZIONE DELLA
VOSTRA PROTESTA ?
Sostanzialmente
per i tagli dei contributi ancora da ricevere relativi agli anni 2012 e 2013 ed
il totale azzeramento delle risorse per il comparto privato degli
spettacoli dal vivo. cancellando di fatto le poche regole che disciplinavano il
sistema : la 44/1985 per la musica e la 25/2007 per il teatro.
COSA
CHIEDETE IN EFFETTI?
Chiediamo
di ritornare dignità al teatro ed alle maestranze di chi fa’ spettacolo dal
vivo. dignità calpestata dall’indifferenza del governo Crocetta!
QUAL’E’ LA SITUAZIONE ATTUALE
DEL TEATRO ?
Ciò che
esiste oggi di professionalità e qualità espressa dallo spettacolo dal vivo e
frutto della realtà del comparto privato e ci viene riconosciuta in Italia e
nel mondo. l’attività’ degli enti pubblici ( es. orchestra sinfonica siciliana
e teatro biondo )hanno avuto un ruolo irrilevante negli anni a causa di
malapolitica, malagestione…..e clientelismo più becero.
QUANTE
SONO LE PERSONE INTERESSATE ALLA PROTESTA ?
Tutti i
teatri del comparto privato (se ne contano circa 20 dai più piccoli ai più
grandi) nel mio caso , il teatro franco Zappalà offrendo al proprio pubblico
operette, musical , prosa e spettacoli d’arte varia coinvolge con un certo
turnover circa 237 persone (ballerini,cantanti,attori e maestranze) inoltre ho
9 dipendenti . a spanna si può dire che le persone coinvolte sono migliaia se
si considera tante attività promosse dalle nostre strutture (quali laboratori
di teatro che vengono erogati agli aspiranti artisti)insomma tante sono le
persone e le famiglie coinvolte e che vivono solo di spettacolo dal vivo.
COME E
COSA FANNO PER VOI LE AMMINISTARAZIONI LOCALI E L’ASSESSORATO REGIONALE
TURISMO,SPORT E SPETTACOLO?
Mentre
l’amministrazione comunale e vicina nonostante i limiti dettati dalla
situazione economica difficile, l’amministrazione regionale non c’ha pensato
molto per escludere il comparto autonomo. quasi fossimo teatri amatoriali.
senza pensare che la cultura ed il pubblico siciliano e stato
stimolato,acculturato e soddisfatto dal comparto privato, data l’assenza totale
di un teatro stabile a sostegno della cultura e delle professionalità
siciliane.
CHE
VALORE HA PER TE LA
PAROLA TEATRO ?
Ha un
valore inestimabile . ma non solo per me , per tutto il movimento culturale e
la storia della Sicilia. tutto questo non e’ tenuto in considerazione da chi ci
governa e le politiche o meglio le “non politiche” hanno peggiorato la
situazione con la polverizzazione dei contributi verso associazioni costituite
da non professionisti o dopolavoristi.
FINO A
QUANDO AVETE INTENZIONE DI MANTENERE LA PROTESTA ?
Ad
oltranza fino a quando non otterremo un riconoscimento per le attivita’ ed il
sostegno che i teatri del comparto autonomo hanno dato da più di mezzo secolo
di storia.
COME
REAGISCE LA
POPOLAZIONE LOCALE E COSA STATE FACENDO PER COINVOLGERLA ?
Ci è
molto vicina , da anni segue con amore e passione i nostri spettacoli. da anni
riusciamo a farla ridere, piangere, emozionarla con le nostre
produzioni…trasferendo il valore culturale che l’arte porta con sé. per quanto
riguarda le iniziative che stiamo mettendo in atto per coinvolgere tutta l’opinione
pubblica da stasera 6 giugno dopo le 21 ,00 sulla strada antistante
l’assessorato faremo ciò che sappiamo fare da anni , da quasi un secolo per
quanto riguarda la mia famiglia….spettacoli dal vivo !!..stasera si comincia
con la partecipazione del professor Gianni Nanfa collega gestore del
teatro jolly a Palermo ed attore stimato da tutti. Racconteremo con
ironia , con il sorriso…….la tragedia di un sistema politico totalmente assente
ed incapace di comprendere la portata della parola “cultura”.
Alle
parole di Franco Zappalà seguono quelle di Paride
Benassai attore di teatro
PARIDE
BENASSAI – ATTORE
Paride
Benassai: sono solidale e condivido in pieno la battaglia che i miei amici e
colleghi teatranti stanno conducendo in questi giorni a Palermo….E’ una
battaglia giusta e onesta, che vorrebbe tutelare la dignità professionale di
tanti lavoratori. Non sono presente soltanto per problemi miei personali che mi
impediscono di partecipare attivamente…ma vi sono vicino in tutto e per tutto .
I lavoratori dello spettacolo sono lavoratori come tutti gli altri e la Cultura non è roba che può
essere manipolata soltanto da pochi…Non ho mai visto in tanti anni che faccio
questo mestiere un governo regionale più assente, insensibile e distratto del
governo Crocetta…
Gli
attori sono in presidio permanente e la protesta va crescendo ,il
coinvolgimento della cittadinanza continua,si sono portati in strada tavolini e
sedie e fra stasera e domani sera si esibiranno gli artisti più noti che
regaleranno spettacoli gratuiti ed inviteranno i presenti a firmare la loro
petizione ed ad appoggiare la loro protesta.
Se non
ci fosse la creatività,l’incanto,lo stupore,la capacità di far sorridere e
commuovere ,di far riflettere e di divertire,di far conoscere attraverso
danze,suoni,testi autori contemporanei ma anche di grande rilievo storico non
si sarebbe davvero nulla e questa cosa non dovrebbe lasciarci indifferenti ma
dovrebbe farci indignare così come ci dovremmo indignare quando non riusciamo a
permetterci un film o ad acquistare un libro perché tutto ha assunto costi
davvero onerosi e questo è tristemente triste.
Invito
le persone residenti in Sicilia o nei paraggi a recarsi davanti ai teatri,ad
esprimere la loro vicinanza a chi chiede solo di continuare a dispensare luce e
colori a chi di queste cose ora più che mai ne ha realmente bisogno.
Nessuno
dovrebbe essere privato del suo lavoro,della possibilità di sentirsi attivo e
vivo,nessuno dovrebbe voltarsi con la faccia dall’altra parte perché se
questo paese sta in piedi è solo grazie a chi fa di tutto per arricchirlo non
dandosi per vinto ed arricchendolo di stimoli nuovi,di creatività e di voglia
riscatto e questo forse invece di tagliare costi dovrebbe servire a far tagliere
questi cattivi propositi ,propositi di pochi che non hanno alcun diritto di
gestire anche come dobbiamo crescere e prepararci,istruirci e curarci,essere
noi stessi e cercare di sopravvivere perché non ci vogliono neanche più far
vivere privandoci di un atto di teatro che dovrebbe svolgersi sul palcoscenico
della nostra vita e farci essere noi stessi fra una lacrima o una risata ma noi
stessi liberi e felici di viverlo nonostante tutto questo paese.
Il mio
invito a Franco Zappalà, a Paride Benassai ed a Giuseppe Battiloro a non
abbassare la testa ed a non smettere mai di credere nella bella favola che è la
vita e a non cadere nelle trappole tese da chi diversamente da loro non smette
mai di recitare anche se non sta su un palcoscenico teatrale.