Per carità, la possibilità di scelta è una bella cosa. È bello poter
decidere dove andare in una rosa di offerte di alto livello e accattivanti.
Solo che, se si deve scegliere tra due o più offerte culturali che si svolgono
in contemporanea, giocoforza si rinuncia a quelle non scelte e questo è un
peccato, anche perché, poi, offerte di questo tipo sono difficili da reperire.
E se questo può capitare quando a organizzare gli eventi sono soggetti diversi,
diventa incomprensibile quando l’organizzazione, o parte di essa, è la stessa.
Così capita che, a Montegranaro, venerdì 27 maggio ci siano due
incontri estremamente interessanti per i genitori di bambini in età
prescolastica e scolastica. Uno si svolgerà alle 21.00 presso la Sala del Consiglio
di Palazzo Francescani: è serata informativa sul metodo Montessori, tenuto dalla
dottoressa Maria Luisa Mandolesi, coordinatrice di servizi educativi per l’infanzia
a metodo Montessori. Si parla molto di questo metodo alternativo di
insegnamento e stanno nascendo ovunque sezioni Montessori in alternativa a
quelle tradizionali. È logico che i genitori abbiamo voglia di conoscere e
saperne di più.
Però potrebbero anche essere attratti da un altro incontro, quello che
è previsto nel salone della Croce Gialla per le 20.45 e che sarà tenuto dalla dottoressa
Stefania Di Carlo: si chiama “Pappa e dintorni” e tratta evidentemente di
alimentazione, nella fattispecie per i bambini in età pediatrica. Anche questo
è un argomento di grande attualità che dovrebbe e potrebbe interessare molte
famiglie.
Ecco, le famiglie di Montegranaro saranno costrette a scegliere: o l’uno
o l’altro. C’è da chiedersi perché, visto che entrambi gli eventi nascono sotto
l’egida del Comune, il primo addirittura organizzato nella Sala Consiliare e l’altro
che ne gode del patrocinio. Schizofrenia o pessima organizzazione da parte del
Governo cittadino? Protendo per la seconda ipotesi, visto che l’accavallamento
di eventi è cosa frequente. Eppure basterebbe poco. Basterebbe un referente
(sapevo che c’era, ma forse non c’è più), un registro, un database, un posto
dove gli eventi, almeno quelli di cui il Comune è a conoscenza (e di questi due
è evidentemente a conoscenza) vengono scritti, calendarizzati, e grazie al
quale si possa dire a chi arriva secondo nel proporre una manifestazione che
sarebbe più opportuno scegliere una data alternativa, appunto, per non
accavallarsi e non danneggiare se stessi e gli altri.
Ci vuole poco, un po’ di diligenza e di buona volontà. Magari un computer,
ma basterebbe un pezzo di carta, una penna e un po’ più d’amore per il paese e
per quello che si fa.
Luca Craia