Avete presente quelle lenti che, da chiare che sono, diventano scure
alla luce del sole? Ecco, la politica della giunta Mancini somiglia a quelle
lenti. Sono chiare e sembrano trasparenti al buio, ma quando accendi la luce e
vuoi vederci attraverso diventano scure e impenetrabili. Trasparenza è un
vocabolo che è sempre molto piaciuto alla coalizione che governa Montegranaro. In
campagna elettorale ci hanno detto e ripetuto che, qualora avessero vinto le
elezioni, tutto a Montegranaro sarebbe stato limpido ed evidente, tutto chiaro
e trasparente, alla luce del sole. La realtà, invece, dopo che le elezioni sono
state vinte, parla di ben altro.
La realtà parla di mancata partecipazione popolare, di scarsissima
chiarezza, di notizie date fumosamente per non far capire cosa sta realmente
accadendo, di reticenze, di ostacoli alla ricerca della verità. Sel è
praticamente uscita dalla maggioranza perché le decisioni non venivano prese in
maniera collegiale. Stessa lamentela ha espresso ripetutamente il Presidente
del Consiglio Comunale Antonelli. I cittadini non vengono mai coinvolti nelle
decisioni anche se si cerca di far credere il contrario (vedi il caso del
progetto per viale Gramsci). Cosa gravissima: non si agevolano le richieste di
accesso agli atti.
È dell’ottobre scorso la richiesta congiunta di Viviamo Montegranaro e
Movimento 5 Stelle per poter esaminare la polizza fidejussoria prodotta dalla
ditta aggiudicatrice della gara per la gestione dei rifiuti. A tutt’oggi,
decisamente fuori tempo regolamentare, ancora non si è visto nulla e sono
trapelate solo notizie ufficiose (e preoccupanti). Però si fanno comunicati ridondanti
e autocelebrativi. Ora, io non so se si voglia nascondere qualcosa o se sia
semplice sciatteria politica, ma ritengo questo modo di agire gravissimo,
antidemocratico, assolutamente irrispettoso dei cittadini e dei loro
rappresentanti.
Non si chiarisce mai, si fanno solo proclami. Non si spiega ma si
attacca chi chiede spiegazioni. È un chiudersi in difesa non si sa bene di
cosa, un atteggiamento a protezione di probabili errori o di atti ben peggiori.
Pensare male è obbligatorio quando non c’è trasparenza. Per evitare che la
gente si crei dei dubbi bisogna che questi dubbi vengano fugati velocemente
spiegando e dando delucidazioni chiare, non con sterili, vuoti, stucchevoli
comunicati.
Luca Craia