L’atteggiamento letto ieri sui
giornali da parte della società che gestisce i trasporti scolastici non è
certamente accomodante. Giustifica il proprio operato con motivazioni opinabili
e addossa la responsabilità sugli utenti rei di scegliere liberamente quale
autobus prendere (ricordiamo che, in base all’autobus che si prende si rientra
a casa prima o dopo, e alle 14 e passa credo sia legittimo scegliere di
prendere quello che arriva prima). Non solo, lancia la sfida contro quegli
studenti che, invero esagerando, hanno minacciato azioni di forza (non
condivisibili, ben inteso).
Oggi la corriera da Fermo a
Montegranaro era piena come negli altri giorni, segno che la Steat non ha inteso prendere
alcun provvedimento. Solo che oggi è capitato un fatto nuovo: un mezzo s’è
rotto, forse proprio per il sovraccarico. In soccorso ne è giunto un altro di
dimensioni decisamente più piccole, per cui immaginate voi le condizioni dei
ragazzi.
La Steat è perfettamente a
conoscenza del numero degli utenti che dovrà servire o, almeno, dovrebbe esserlo fin da prima dell’inizio
delle lezioni, visto che è la stessa Steat a vendere gli abbonamenti. Non mi
pare cosa strana fare il conto (tanti abbonamenti)=(tanti utenti a bordo). Perché
il primo giorno di scuola si debbono stipare gli autobus fino all’inverosimile?
Posto che si può anche sbagliare qualcosa, perché al venerdì ancora non si è
rimediato? Altra domanda: dov’è la polizia in questo caso? Il sovraccarico dei
mezzi pubblici è illegale, o sbaglio?
Spero che la Steat cambi atteggiamento,
che capisca di avere torto in abbondanza, che comprenda che, prima di tutto,
deve rispetto ai propri clienti/utenti, e che provveda fin da subito al
ripristino di una condizione normale di servizio. Non sono d’accordo con le
azioni di forza minacciate dagli utenti fino ad ora. Ma credo sia necessario
spingere sugli organi di controllo, siano essi la Polizia Stradale
o la Regione
che eroga finanziamenti per il servizio di trasporto degli studenti affinchè
ognuno faccia la sua parte per restituire il diritto di viaggiare in tutta
sicurezza ai nostri studenti. E questo lo dobbiamo fare noi cittadini e lo deve
fare anche la politica che, fin a questo momento, non si è mossa.
Luca Craia