Sì, è vero, il Natale è fatto di simboli e atmosfera. Quest’anno l’atmosfera
del Natale, a Montegranaro, non la viviamo per le tante iniziative delle
altrettanto tante e attive associazioni che si danno un gran da fare, e pure
gratis, per rendere vivo e caldo il nostro paese. Né la viviamo per i presepi
artistici o il presepe vivente che si farà subito dopo Natale. Quest’anno a
rendere caldo e vivo il Natale dei Montegranaresi ci ha pensato l’amministrazione
comunale.
Di presepi ce ne sono anche troppi, per cui in Comune hanno pensato di
dedicarsi all’albero. E non un albero ma addirittura tre, uno per ognuno dei
tre quartieri principali. Tre maestosi alberi, pare fatti venire direttamente
dalle immense foreste di conifere della Lapponia, che svettano sotto il cielo
montegranarese pieni di luci e decorazioni. Splendidi anche i vasi, in finissima
porcellana di Capodimemto. Le luci
sono state montate con effetto “docchiappocchiappo”
che dona all’albero un’atmosfera unica e inimitabile. I globi, di finissimo
vetro di Murano, sono fabbricati dalla celebre bottega Cistà Manon Sevede. L’allestimento è stato curato dal celebre
architetto giapponese Telotiro Alarinfusa.
Questa formidabile combinazione di eccellenze fa sì che gli alberi
montegranaresi siano davvero unici al mondo, inimitabili. Talmente belli da
distrarre le persone alla guida, per cui fate attenzione se ci passate vicino
in macchina: la loro bellezza potrebbe abbagliarvi. In particolare l’albero di
viale Gramsci, posto tra la bellissima Torre Zed e lo splendido Palazzaccio, in
un contesto di tanto splendore, potrebbe causare crisi dovute alla sindrome di
Stendhal. Per cui occhio.
E allora buon Natale, Montegranaresi, e ringraziate la nostra
amministrazione proprio oggi, giorno in cui abbiamo tutti pagato la Tasi, in
modo che sappiamo in che modo sono spesi i nostri soldi. Grazie grazie grazie!
Luca Craia