Ancora una volta so che sarò
accusato di razzismo ma tocca tornare a parlare dell’assegnazione degli alloggi
popolari e dei danni ulteriori che questa causerà al già bistrattato centro
storico. Lo faccio perché è di oggi la notizia che sono stati assegnati otto
alloggi nell’ospedale vecchio e setti di essi, come ampliamente previsto, sono
andati a famiglie straniere.
Ho ripetutamente parlato della
questione spiegando che questo tipo di concentrazione di stranieri in aree
determinate (leggi, in questo caso, centro storico) è totalmente contrario a
ogni logica di integrazione ma, al contrario, determina una sorta di
ghettizzazione degli stessi che danneggia i loro interessi e va ad inficiare
qualsiasi sforzo si sia compiuto, si compia o si voglia compiere per rivalutare
aree degradate.
Immaginate il valore immobiliare
di una zona densamente popolata da stranieri. Immaginate la valorizzazione
sociale di una zona che diventa un quartiere estero in un paese italiano. Immaginate
quanta efficacia, in questo contesto, possano avere le pur debolissime iniziative
fin qui attuate dall’assessore al centro storico Beverati.
Sollevai la questione durante l’amministrazione
Gismondi e nell’aprile del 2012 promossi una petizione (con 180 firme), inviata
a Comune e Prefetto di Fermo, Mi fu risposto dall’allora assessore Venanzi che
si stavano stilando dei criteri di assegnazione che potessero tamponare il
problema. Evidentemente Venanzi non disse il vero o questi criteri sono rimasti
lettera morta. Si parlava di assegnazione alle forze dell’ordine, a
rappresentanti dell’esercito, si parlò addirittura di cambio di destinazione d’uso
degli immobili. Oggi, invece, vediamo che, quanto paventato, si sta
verificando.
Ora, se qualcuno vuole parlare di
razzismo lo faccia pure. Rimane indiscutibile che la questione degli alloggi
popolare, così come concepita e portata avanti, danneggerà in maniera
sostanziale e, forse, irrimediabile, il centro storico di Montegranaro.
Luca Craia