È arrivato
con qualche giorno di ritardo, l’augurio di buon anno del Movimento 5 Stelle di
Montegranaro, ma è un augurio molto preciso che andrebbe letto nel dettaglio,
soprattutto dai nostri amministratori. Carlo Pirro, che firma il testo anche
col suo stile garbato ma incisivo, fa un’analisi di quanto politicamente
accaduto nel bisesto 2016 augurandosi che certe cosa non abbiano più ad
accadere.
E si parte
elencando una lunga serie di quelli, secondo i 5 Stelle, sono gravi errori
amministrativi. La prima della lista è la disattesa promessa di dotarsi del
PEBA, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche. L’assessore
Perugini aveva garantito, oltre che di ottemperare alla legge predisponendo il
piano, di eliminare due barriere importanti in piazza Mazzini. Quella di
Palazzo Francescani, in verità, è stata sostituita con uno scivolo (orrendo,
ndr), tra l’altro costato molto più di quanto deliberato mentre dell’altra,
quella per il Municipio, non c’è traccia. Così come non c’è traccia di alcun
atto preparatorio per il piano.
Poi c’è il
discorso dell’antenna Vodafone, nervo scoperto sempre di Perugini, che ha
dimostrato cosa può accadere in mancanza di un piano antenne. E, nonostante l’approvazione
della mozione 5 Stelle che chiedeva l’adozione del piano, avvenuta quasi due
anni fa, nulla si è fatto. Nemmeno dopo lo scampato pericolo dell’antenna di
San Liborio e proprio per scongiurarne di futuri.
Si passa poi
al baratto amministrativo, cavallo di battaglia dei 5 Stelle sposato dall’Assessore
Basso, che ha trovato consenso da parte di tutte le forze politiche ma che
langue da mesi senza una ragione precisa salvo riaffacciarsi, come pochi giorni
fa, ogni tanto sulla stampa tanto per far parlare un po’.
Tornata
drammaticamente attuale la questione terremoto, secondo i 5 Stelle viene
trattata con troppa superficialità, preferendo spendere in un progetto per
viale Gramsci che “ha scontentato un po’ tutti (compresi alcuni esponenti della
maggioranza) piuttosto che rendendo sicure le scuole. La richiesta di una
variazione di bilancio per finanziare uno studio sulla vulnerabilità sismica
degli edifici pubblici, in primis le scuole, è rimasta lettera morta.
Si chiude
con la questione mensa, per la quale il Movimento presentò già nel 2014 una
mozione per elevare la qualità del servizio. La mozione fu bocciata ma i fatti
recenti, evidenziati dalla questione topi e dal pesce maleodorante di qualche
tempo fa, hanno dato ragione ai 5 Stelle mostrando quanto il servizio necessiti
di essere rivisto.
“Sarebbero
ancora tante le cose da dire sul 2016. Le mozioni approvate ma rimaste
inapplicate come quelle sulla mappatura dell’amianto o installazione della casa
dell’acqua. Tutta la questione debiti fuori bilancio che gli
amministratori continuano ad affrontare in maniera riservata… come non si è
ancora entrati nel merito della creazione di realtà di condivisione e cultura
politica come sarebbero le consulte di quartiere” è la chiusura del messaggio,
con la promessa che il Movimento vigilerà, in questo nuovo anno, perché non si
commettano gli stessi errori, perché chi amministra si ricordi degli impegni
assunti, perché si individuino le vere priorità anche rinunciando a scelte già
effettuate.
Luca
Craia