L’antica chiesa dei SS.Filippo e
Giacomo fu edificata presumibilmente nel
XIV secolo lungo le mura orientali a poca distanza dall’attuale Chiesa di Sant’Ugo
ma, contrariamente a quest’ultima, all’interno del castello. Come si sa l’intitolazione
fu trasferita dalla stessa Sant’Ugo (che era, appunto, intitolata ai SS.Filippo
e Giacomo) quando questa venne dedicata al beato silvestrino.
La finestra gotica murata |
L’esatta ubicazione della prima
priorale è incerta ma si è sempre supposto che insistesse sulla stessa area
dove, nella seconda metà del ‘700, venne eretta l’attuale. Osservando, però, la
presenza di una grande finestra gotica murata sulla parete sinistra del sagrato
dell’attuale prioria, e alcune finestre poste in alto sulla parete che corre
lungo via Volontari partendo dalla porta della canonica a scendere, si può
supporre che l’antica SS.Filippo e Giacomo insistesse, contrariamente a quanto
si pensa, sul terreno dove ora è eretta la canonica.
Finestra alta |
A suffragio di questa tesi va il recente
ritrovamento casuale da parte mia di un locale seminterrato posto al di sotto
di via Volontari e accessibile da via Sant’Ugo, che presenta caratteristiche
che potrebbero far pensare a una cripta. In effetti, il locale è di forma quasi
perfettamente quadrata, con una colonna centrale in laterizi che raccorda
quattro piccole volte a crociera. Il locale è aperto su un solo lato e, al suo
interno, si nota un’apertura murata con arco a sesto acuto posta a un livello più basso rispetto al
pavimento che potrebbe portare a locali sotterranei posti a un livello
ulteriormente più basso.
Ovviamente ora è necessario
effettuare rilievi più precisi, ma l’ipotesi che quel locale possa essere la
cripta della seconda edificazione di SS.Filippo e Giacomo, quella retta, per
intendersi, da Annibale Caro, è piuttosto affascinante.
Luca Craia