Mi domando a cosa serva, al di là
delle opportunità politiche, degli appetiti da accontentare, dell’esigenza di
poltrone, dell’improcrastinabile necessità di ristabilire equilibri interni. Mi
domando perché si debba scendere alla menzogna, all’inventarsi le cose nel vero
senso della parola, sapendo che non è possibile non essere smentiti. Va bene il
delirio di onnipotenza che sembra affliggere gli amministratori ma era davvero
impensabile che Melchiorri non rispondesse alla grande fandonia fatta
pubblicare sul giornale da Sindaco e Vicesindaco. E la risposta non poteva che
essere una smentita. E allora perché ridursi a questo? Perché cadere così in
basso? Perché mentire alla cittadinanza?
La menzogna di un amministratore
pubblico è gravissima. Tradisce la fiducia del cittadino e dell’elettore. Intacca
l’integrità della figura di chi amministra che deve essere di specchiata
onestà. Mentire è tradire. Politici che mentono cadono ovunque. Clinton subì un
impeachment per aver mentito sul caso Lewinsky. La gente si dimette per aver
detto bugie ai cittadini. Da noi si fa con estrema tranquillità e si pubblicano
le menzogne sui giornali così, come nulla fosse.
Il caso della Casa di Riposo sta
scendendo davvero troppo in basso. Dopo l’evidente tentativo di lottizzazione
politica tipicamente da prima repubblica alla faccia del nuovo che avanza ora
arriviamo alla menzogna che è forse la cosa più grave che un politico possa
fare contro il proprio elettorato. Ora attendiamo le giustificazioni ma credo
ci sia poco da giustificare.
Luca Craia