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mercoledì 14 settembre 2016

Scuole: Santa Maria riapre ma senza mensa.


Dopo numerosi sopralluoghi oggi, nell’immediata vigilia della riapertura delle scuole, è arrivata la decisione circa il plesso scolastico di Santa Maria: domani si riapre ma senza mensa e senza quattro aule; ma si riapre. “La struttura è in sicurezza e solo 4 locali (2 Infanzia e 2 Primaria) verranno chiusi temporaneamente per sanare criticità riportate su elementi secondari (divisori interni)” dice la pagina Facebook del Comune. E le “criticità” del refettorio non vengono meglio definite.
Ora io mi chiedo: ma questi locali fluttuano nell’aria? Volano distante dal resto dell’edificio? O ne sono parte integrante? Perché, secondo me, se un locale presenta “criticità”, è l’edificio stesso a presentarle. Sempre secondo me, se un edificio presenta una criticità anche minima, anche uno zero virgola zero zero qualcosa, il responsabile che sia tale non dovrebbe aprirlo, non dovrebbe mettere a rischio la vita di chi occupa quello stabile, nella fattispecie i bambini.
Mi piacerebbe leggere la perizia che ha indotto la dirigente a prendere questa decisione. Mi piacerebbe perché, a quanto ne so, i sopralluoghi sono stati effettuati da architetti e da geologi ma non mi risulta che vi sia la perizia tecnica di un ingegnere. E, sempre per quel poco che capisco, per capire eventuali problemi strutturali di un edificio ci vuole l’ingegnere. Quanto costerà un ingegnere? Se Comune e Scuola non possono permetterselo, si autotassini i genitori e facciano fare un’ulteriore perizia che sia tranquillizzante.
Ma tranquillizzante non può essere: quella scuola presenta problemi da tempo, tanto che l’Amministrazione Comunale ha già richiesto fondi, molto prima del sisma, per sanarne i problemi. Quindi, ora che ci sono motivi per chiuderne una parte, si suppone che la situazione si sia aggravata. E la apriamo? Così? A cuor leggero? Magari solo per evitare polemiche e genitori inferociti? A meno che non si stia proseguendo la politica iniziata già da un paio di anni, ossia di eliminare il servizio mensa. Peccato che, per la scuola dell’infanzia, la mensa sia obbligatoria.
In ogni caso, fossi un genitore, non manderei i miei figli a scuola con tranquillità.


Luca Craia

sabato 4 giugno 2016

Arkeo comunica gli orari estivi per Sant’Ugo



Le aperture domenicali dell’ecclesia di Sant’Ugo da parte di Arkeo, statisticamente, d’estate subiscono una battuta d’arresto per via del caldo torrido e dell’orario consueto che poco si presta a questo tipo di turismo. Per questo motivo l’impegno di Arkeo muta per il periodo estivo per poi tornare alla consueta apertura della prima domenica di ogni mese a partire da settembre.
A giugno sarà possibile visitare Sant’Ugo durante il Veregra Street Festival nei giorni 18-19-23-24-25 con orario 21.30 – 23.30. Ad ogni apertura sarà disponibile un team di volontari di Arkeo per eventuali spiegazioni e informazioni. A luglio e agosto le aperture sono sospese, fermo restando che è possibile prenotare la visita, sempre gratuitamente, telefonando al numero 342.5324172.
Da domenica 4 settembre si torna all’orario consueto, con l’apertura alla prima domenica del mese e l’orario 16.30 – 19.30.

Luca Craia


lunedì 14 marzo 2016

SS.Filippo e Giacomo: a maggio sarà restituita ai Montegranaresi



Si avvicina il momento il cui Montegranaro riavrà la sua chiesa forse più amata. Dopo l’importante intervento di ristrutturazione e consolidamento, dovuto per scongiurare un concreto rischio di crollo del tetto, sta per essere riaperta al culto e ai fedeli la priorale dei SS. Filippo e Giacomo. La data prevista, anche se ancora provvisoria, è quella del primo maggio, domenica vicina alla data di celebrazione dei due Santi titolari, che cade il 3 maggio.
Sarà una grande festa per molti Montegranaresi, quelli che amano davvero il loro paese e considerano questa riapertura una tappa importante nel recupero del nostro patrimonio storico e culturale. La chiesa è chiusa ormai da molti anni: dopo che l’ultimo parroco la lasciò nei primi anni ’90 e la parrocchia fu inglobata da quella di Santa Maria. Da allora un progressivo degrado che culminò con un restauro maldestro della capriata che ne appesantì la struttura fino ad aprire le mura perimetrali. Si rese necessario intervenire con urgenza e ci volle il coraggio dell’ex parroco, don Umberto Eleonori, per accollarsi un nuovo oneroso finanziamento e partire con i lavori, aiutato da un sostanzioso intervento della CEI tramite i fondi dell’otto per mille.
L’intervento, oltre a mettere in sicurezza la struttura rifacendo ex novo il tetto, ha ripulito le decorazioni a tempera della volta e risistemato gli impianti, oltre che a posare una nuova pavimentazione. Ci sono ancora diversi interventi da fare, come il restauro della splendida pala dell’altare maggiore e dell’organo ottocentesco, ma la chiesa ora è sicura ed è tornata bella come molti di noi la ricordano.
Attendiamo allora ancora poche settimane e finalmente potremo ammirare di nuovo questo tempio barocco, fondamento delle nostre tradizioni e della nostra storia. La chiesa continuerà ad essere officiata, anche se non con regolarità, ma sarà anche sede di manifestazioni culturali. Montegranaro, così, guadagnerà una nuova struttura fruibile per concerti e incontri culturali. Inoltre i visitatori che vengono da noi per ammirare i nostri tesori, primo fra tutti la chiesa di Sant’Ugo sottostante, avranno un nuovo e prezioso motivo per recarsi a Montegranaro.

Luca Craia

lunedì 7 dicembre 2015

Sant’Ugo continua a fare il pieno



Ancora una domenica di lavoro e soddisfazione per i volontari di Arkeo che da anni promuovono il turismo a Montegranaro sfruttando tutti i canali possibili, dal web ai contatti con altre associazioni, riuscendo a portare tanta gente nel nostro paesino. Nel tempo Arkeo è riuscita a creare una fitta rete di contatti tramite la quale riesce a promuovere il territorio e i suoi beni più preziosi. Ieri, anche grazie a questi contatti, c’è stata un’affluenza enorme di persone per l’apertura mensile di Sant’Ugo, un flusso di visitatori che è iniziato con un’autentica fila all’apertura e non è mai cessato fino all’orario di chiusura.
È un risultato che premia l’impegno della nostra associazione che lavora a testa bassa su diversi settori, dallo studio archeologico del territorio alla sua promozione turistica passando per la creazione di eventi culturali di alto livello, e lo fa senza gravare sulla collettività e raccogliendo offerte libere da parte dei visitatori che vengono utilizzate per progetti di recupero e restauro, come l’impianto di illuminazione di Sant’Ugo e il restauro del suo Crocifisso. A gennaio si riapre Sant’Ugo e altri siti, come la cappellina di San Michele Arcangelo e San Pietro Apostolo. Sempre a gennaio si terrà il terzo seminario per aspiranti volontari, per il quale stiamo già raccogliendo le adesioni.

Luca Craia