Capita talvolta di dover
rinunciare ai propri progetti per salvaguardare la propria dignità. Così è
capitato che Arkeo ha dovuto rinunciare al suo progetto della Settimana della
Cultura, un progetto ideato, portato avanti, proposto in provincia, un progetto
che ha richiesto impegno, lavoro, incontri, viaggi, telefonate, lettere, un
progetto che poi Arkeo ha messo a disposizione della collettività affidandone
il coordinamento alla Proloco. Affidare il coordinamento, però, non equivale a
togliersene la paternità: il progetto è nostro, è stato da noi ideato e ne
andiamo, credo giustamente, fieri. Ciononostante abbiamo dovuto uscirne, nostro
malgrado.
Lavorare nell’associazionismo è
complicato, a Montegranaro lo è davvero tanto. A Montegranaro esiste prima di
tutto il tornaconto personale, la ricerca spasmodica di visibilità, l’invidia,
la cattiveria. Poi, se dopo tutto questo ci avanza un po’ di spazio, ci
mettiamo il bene comune. Non sto parlando, ben inteso, di tutto
l’associazionismo cittadino, che è fondamentalmente sano e forte. Sto parlando
di alcune realtà ben precise ed individuabili che cercano (e spesso riescono)
ad egemonizzare il panorama culturale con intrecci politici, alleanze
trasversali e tanta, tanta cattiveria.
Ieri sera c’è stata una seconda
riunione per organizzare la
Settimana della Cultura, una riunione indetta dalla Proloco
che già nei giorni scorsi dava evidenti avvisaglie di burrasca. Le avvisaglie
annunciavano il giusto. Nei giorni scorsi, dicevo, avevo già registrato
malumori da associazioni che si lagnavano del bibliotecario non interpellato
(che invece lo era stato, eccome). E di altre che premevano sulla Proloco
perché non gradivano il ruolo svolto da Arkeo. Alla riunione, senza tanti giri
di parole, Città Vecchia e Archeoclub hanno subordinato la loro partecipazione
all’iniziativa al fatto che Arkeo non dovesse avere alcun ruolo organizzativo,
dimenticando che tutto è partito proprio da noi, dimenticando che già avevamo
lasciato la leadership del progetto alla Proloco. Ma toglierci anche l’orgoglio
di dire che l’idea è nostra no, questo non possiamo tollerarlo.
Arkeo lascia la Settimana della Cultura.
Lo fa con una decisione sofferta ma unanime del Direttivo che preferisce non
ingaggiare battaglia su questo punto e lasciare che la manifestazione abbia il
suo corso, perché siamo convinti che la nostra fosse davvero una buona idea. Ci
facciamo da parte, visto che siamo così antipatici, scomodi, puzzolenti. Faremo
le nostre cose, apriremo la
Cripta, faremo la passeggiata sotto le stelle, ma lo faremo
con le nostre sole forze, ce la possiamo fare. Abbiamo capito che la
collaborazione tra associazioni, a Montegranaro, finchè ci saranno realtà che
puntano solo al proprio tornaconto, non è possibile. Faremo la nostra parte,
come abbiamo sempre fatto. Ma non chiedeteci di collaborare. Abbiamo sempre
collaborato con tutti quelli che ce l’hanno chiesto. Ma se collaborare
significa calpestare la propria dignità preferiamo lavorare da soli. In attesa
di un auspicabile rinsavimento.
Luca Craia