È una tecnica consolidata in politica,
quella di far circolare informazioni, non importa se veritiere o non, allo
scopo di danneggiare l’avversario. Una tecnica molto amata dalla sinistra e non
disdegnata dalla destra. È anche una tecnica che, generalmente, da buoni frutti
e spesso si riescono a ottenere buoni risultati con lo sputtanamento totale o
parziale della vittima. Lo so benissimo, essendoci passato sia personalmente che
come associazione e avendo sentito dire su di me di tutto, da accuse infamanti
a prese in giro cattive e stupide sia direttamente dai mandanti che da
esecutori più o meno consci di quello che stanno facendo. Ubaldi, da politico
navigato, conosce bene la tecnica, che è vecchia come Cucco. Solo che, prima,
la si applicava facendo circolare le voci attraverso canali sottotraccia
(parrucchiera, bar, edicola…) mentre ora si tende a portarla sul social network
e questo, qualche volta, non funziona. Non funziona perché manca il
sottotraccia, perché quello che si dice su Facebook è scritto e si può leggere,
copiare, incollare e rendere pubblico, il che, spesso, ne inficia gli effetti.
Come chi segue la politica nostrana sa
bene, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale il gruppo Consiliare di SEL,
dopo aver precedentemente riconsegnate le deleghe che mai aveva utilizzato nel
corso della votazione per il bilancio si è astenuta. Un’astensione piuttosto
ignava, che strideva con le motivazioni molto critiche espresse da Marilungo
nei confronti della maggioranza alla quale Sel ancora appartiene. Una sorta di “grazia”
all’amministrazione Mancini, che non è piaciuta agli oppositori e nemmeno, a
quanto pare, alla maggioranza stessa che, comunque, ha visto le premesse per
una probabilissima fuoriuscita di Sel.
Ecco allora la necessità di creare le
colpe. Sel ha chiaramente detto il motivo del suo malcontento: non sono mai
stati partecipi delle decisioni, non c’è collegialità nella maggioranza, sono
state assegnate deleghe che poi non si lasciano esercitare perché le scelte si
fanno a porte chiuse tra Sindaco, Vice e Presidente della Provincia. A provare
che quello che Sel dice è vero ci sono anche le ripetute lamentele, nello
stesso senso, del Presidente Antonelli che, sostanzialmente, dice da tempo la
stessa cosa. Dovrebbe, quindi, essere evidente il motivo per il quale,
eventualmente, Sel dovesse abbandonare lo schieramento che governa
Montegranaro. Ma, si sa, la memoria degli elettori è corta, cortissima, ed
ecco, quindi Ubaldi che comincia a crearne una nuova. Peccato che, nel suo
piccolo, c’è anche questo blog che aiuta, a volte, la gente a ricordarsi come
stanno le cose.
Ieri il Vicesindaco di Montegranaro, nel
corso di una discussione sulla sua pagina Facebook, affermava (come al solito
parco di articoli): “qualcuno appena
eletto voleva fare a tutti i costi assessore senza un po' di esperienza e
soprattutto con quasi metà dei voti rispetto alla ultimo
degli assessori” …. “Il problema non è la variante o la retrocessione delle
aree oppure un punto in più di fasi (Tasi, ndr), ma solo ed esclusivamente due
poltroncine molto ristrette, peraltro, da assessori, che però, per via della
nuova legge non ci sono più', essendo gli assessori passati da 7 a 5, le altre
sonno solo storielle, ma oramai lo hanno capito anche i meno attenti”.
A me non risulta che Sel abbia mai chiesto posti di assessore o poltrone di
altro genere, casomai è il gruppo del Vicesindaco che sta facendo incetta di
poltrone, poltroncine, sedie e sgabelli. Lungi da me l’idea di difendere SEL
che, tra l’altro, su queste pagine è stata anche duramente attaccata, ma ho la
nettissima impressione che si stia mistificando la verità.
Si vuole fare intendere che Sel abbia
preteso chissà cosa e, non avendolo ottenuto, ora stia facendo una sorta di
ricatto tra il resto e il me ne vado. A questo punto pare evidente che, nell’ottica
della maggioranza, si preferisce che se ne vada. Anzi, le parole di Ubaldi, di
fatto, buttano Sel fuori da ogni possibile intesa. Del resto c’è sempre il buon
Gianni Basso disposto a scendere dallo spazio cosmico per sostenere la Giunta
Mancini. Sel si salva se prende in mano un po’ di orgoglio, chiarisce e gioca
il suo ruolo per il quale, credo, ci sono state alcune persone che hanno dato
loro il voto. Altrimenti, se rimane su questa posizione ibrida, è molto
probabile che l’operazione “Sputtanasel” vada in porto con buoni risultati.
Luca
Craia