Non dovrebbe, il Sindaco, essere il Sindaco di tutti? Anche di Gastone
Gismondi?
Non essendo, il Sindaco, candidato direttamente alle regionali (e ci
mancherebbe pure, o fa il Sindaco o fa il Consigliere Regionale) perché interferisce,
approfittando della sua carica, nella campagna elettorale?
Non capisco questa presa di posizione del nostro Sindaco, Ediana
Mancini. Non capisco nemmeno quella del vicesindaco ma, ormai, siamo abituati
alle sue uscite estemporanee che poco hanno a che vedere col ruolo
istituzionale che ricopre. Ma dal Sindaco mi aspettavo un profilo più alto, uno
stile più elevato, una caratura istituzionale maggiore, un’intelligenza
politica migliore.
Perché, vedete, un Sindaco che fa campagna elettorale approfittando
del suo ruolo, nemmeno a favore di qualcuno, ma proprio contro qualcuno non fa
una bella impressione. Non da quell’idea di distacco dai giochi di potere che
ci si dovrebbe aspettare dal buon padre di famiglia. Non ci lascia tranquilli
circa la serenità con la quale svolge il suo ruolo di amministratore.
Da piuttosto l’idea di un grande livore, di un modo vendicativo di
approcciarsi alla politica, di vera e propria cattiveria che non è giustificata
nemmeno da un’eventuale reazione ad altra presunta cattiveria. Perché il Sindaco
dovrebbe essere superiore, dovrebbe essere il Primo Cittadino, il pater
familias (mater, nel nostro caso), e non l’amico del giaguaro e il nemico di
questo e quello.
Purtroppo fin dal primo giorno abbiamo avuto l’impressione che questa
amministrazione ha i suoi prediletti e i suoi reietti. E se fa così coi
cittadini, figuriamoci con gli oppositori politici.
Chiariamo una volta per tutte: non voterò Gastone Gismondi alle
regionali. È un amico, gli voglio bene ma non lo voterò. Io lo posso dire, non
ho cariche istituzionali, sono un cittadino qualsiasi che dice quello che
pensa. Il Sindaco no, il Sindaco è il
Sindaco.
Luca Craia