Ci mancherebbe
pure che, dopo che le associazioni montegranaresi si sostituiscono al Pubblico
in quasi ogni settore, sopperendo ad ataviche e gravissime mancanze, adesso
debbano pure assumersi la responsabilità di gestire appalti. Andrea
Franceschetti, Presidente di Città Vecchia, ha ragione al mille per cento
quando afferma che la gestione della ristrutturazione della torre civica spetta
solo e soltanto al Comune di Montegranaro. La sua associazione ha raccolto i
fondi e quanto basta, ora il cantiere deve andare in mano alla proprietà del
bene e pare davvero assurdo il contrario. Anzi, è sorprendente che, ad oggi e
coi soldi in mano, ancora il Comune non abbia mosso una paglia e, se è vero
quello che afferma Franceschetti, ossia che non riesce nemmeno a dialogare con
l’Ufficio Tecnico, siamo alle comiche. L’assessore al centro storico dov’è?
Quello ai lavori pubblici? L’onnipresente assessore al quasi tutto? Troppo
occupato a organizzare balli di gruppo?
Rimane, però,
il dubbio su quanto ho scritto ieri, cioè sulla progettazione. Franceschetti
afferma di aver “suggerito” il progettista che, guarda caso, è l’ex presidente
di Città Vecchia Simone Pirro. Ora, se Città Vecchia avesse fornito il progetto
“chiavi in mano” al Comune, compreso di costi di progettazione, e il Comune
dovesse solo occuparsi della fase burocratica, compreso l’appalto e la messa in
opera, Franceschetti avrebbe ragione fuori da ogni ragionevole dubbio. Ma, dato che il progetto, a
quanto pare, lo dovrebbe pagare al Comune, il “suggerimento” mi pare un tantino
una forzatura. Per un criterio di trasparenza politica, ferma retando la totale
legalità della cosa, il progettista lo avrebbe dovuto scegliere il Comune,
visto che lo paga con soldi pubblici. Solo che, inizialmente, si era capita un’altra
cosa.
Luca Craia