Sono mesi, anzi, anni che la gente segnala il cancello secondario del
cimitero civico montegranarese aperto di notte. Il problema sembra risiedere
nell’eccessiva prossimità del pulsante interno di sicurezza, quello che, se
rimani per sbaglio chiuso nel campo santo dopo l’orario, apre la porta e ti fa
uscire. Il pulsante è posto troppo vicino alle sbarre e, in questo modo,
chiunque può allungare un braccio o inserire un bastone e premerlo, aprendo il
cancello.
Non è una bella cosa: nel cimitero, di notte, si possono fare tante
cose. Si possono profanare tombe, ed è successo. Si possono fare atti
vandalici, ed è successo. Si possono fare incontri non visti, si può nascondere
roba, fare traffici. In ogni caso si manca di rispetto ai morti, ai nostri
morti, quelli che ogni famiglia montegranarese ha all’interno delle mura del camposanto.
Quanto è difficile risolvere il problema? Credo poco, anzi, per
niente. Basterebbe spostare più in là il pulsante di sblocco. Come mai, a
distanza di così tanto tempo e dopo tantissime segnalazioni, ancora non lo si è
fatto? Non si ha tempo? Si ha troppo da fare? O si ha poco rispetto per la
memoria, gli affetti, i cittadini stessi?
Luca
Craia