Credo che
dovremo abituarci, nei prossimi due anni e passa, a vedere Roberto Basso sul
giornale. Credo che il giovane assessore tuttofare stia maneggiando la stampa
già da ora per preparare il terreno, concimarlo per benino e averlo pronto nel
momento in cui presenterà il conto, e il conto sarà una probabile candidatura
alle prossime elezioni comunali come Sindaco di Montegranaro. Farneticazioni?
Forse, ma ragioniamo: Edi Mancini è bruciata, incandidabile a meno che non si
vogliano perdere pure i voti consolidati dei tifosi del PD. La Sindaca non ha
consenso, non è amata in paese e non sta facendo nulla per invertire la
tendenza, anzi. Idem dicasi per Aronne Perugini, dalla personalità chiusa,
totalmente introverso se non davanti al microfono del Consiglio Comunale, un
uomo che prende voti dal partito ma che a livello popolare non è mai piaciuto;
figuriamoci ora dopo i diktat legati a viale Gramsci e le sparate sull’antenna.
Altri personaggi di rilevo il PD non ce
li ha, le nuove leve non riescono a emergere, sono comprimari, gregari.
I problemi
per Basso, semmai, verranno dal confronto con l’alleato Ubaldi che difficilmente
accetterò di fare il Toto Cutugno della situazione, l’eterno secondo, il vice
sempiterno. Ma questo è un discorso diverso, prima di tutto Basso deve crearsi
la candidatura nel suo partito e sta lavorando bene: sull’immagine, sulla
popolarità, sulla soppressione sistematica del pensiero contrario.
Però sulla
questione rifiuti Basso la deve dire tutta e deve essere onesto. E deve dirlo
che, se oggi ci sono risultati positivi, questi non arrivano dal nulla ma sono
frutto di un lavoro iniziato da anni. Deve rendere merito anche all’Ecoelpidiense
del lavoro svolto nel periodo precedente e non solo alla Onofaro che gestisce
il servizio ora. E poi deve farci capire una cosa: non parla mai del
regolamento sui rifiuti, quel regolamento che ha voluto con tutte le sue forze,
che ha imposto al Consiglio Comunale senza nemmeno dare il tempo ai colleghi
Consiglieri di leggerlo, che ha fatto approvare mostrando i muscoli. Che fine
ha fatto? Perché non so parla di misure contro chi non rispetta le regole? Le
sanzioni dove sono? O forse era anche quello un tassello della strategia per l’autoaffermazione,
per far capire chi comanda?
Luca
Craia