Due parole
soltanto sulla sacrosanta ordinanza del Sindaco di Montegranaro che vietava l’uso
di “botti” di capodanno per tutto il periodo a cavallo tra 31 dicembre e 1
gennaio. L’ordinanza, come del resto era lecito aspettarsi, non è stata quasi
per niente rispettata. Si è sparato in abbondanza in tutto il territorio, come
se nulla fosse. È vero che l’informazione circa il divieto è circolata
pochissimo, non è stato fatto alcun comunicato stampa ufficiale, né si è
pensato di informare la cittadinanza tramite manifesti o pubblicità fonica. Ritengo
però che l’informazione diffusa sui social network abbia comunque trasmesso la
notizia, se non a tutti, a molti Montegranaresi.
Il problema
penso sia un altro, ed è lo stesso problema che riguarda il nostro modo di
parcheggiare, di circolare, di conferire l’immondizia. È una mentalità
radicata, talmente radicata che fa dichiarare ai nostri amministratori di non
avere la volontà di elevare il numero delle multe per le contravvenzioni al codice
della strada perché queste vengono viste dagli stessi che ci governano come
vessazioni verso il cittadino piuttosto che una forma di educazione e
repressione dei comportamenti non conformi al vivere civile. Figuriamoci,
avendo la consapevolezza che sarebbe stato impossibile per la Polizia Municipale
controllare il territorio per reprimere l’uso illecito dei botti, che timore
abbiano avuto i maniaci del petardo la scorsa notte. C’è un problema culturale
a Montegranaro, e non è così che lo si può risolvere.