Ne parliamo ormai da talmente
tanto tempo che pare incredibile come ancora non si riesca ad impostare un
coordinamento serio delle attività culturali da parte delle associazioni che
operano sul territorio. Eppure, dopo in Presepe Vivente, riuscitissimo, per
carità, ma per il quale sono state coinvolte solo alcune associazioni piuttosto
che altre su base squisitamente discrezionale, ora ci troviamo a guardare un
carnevale organizzato dall’ufficio cultura del Comune coinvolgendo alcune associazioni
e altre no. Capita quindi che, nella stessa data, si verifichi un concerto
organizzato dagli Amici della Musica, nel quale è inserita anche una esibizione
della Banda Omero Ruggieri e, in centro, altre associazioni fanno festa.
Parlo per Arkeo, l’associazione
che presiedo, e affermo che nessuno ci ha mai chiesto alcunché circa il
carnevale, e so per certo che nemmeno la Banda né gli Amici della Musica sono stati
consultati. È quindi evidente che il coordinamento, ancora una volta, non ha
funzionato. Ne consegue che a Montegranaro non si riesce ad avere coralità nell’organizzazione
delle manifestazioni e, cosa ancor più grave, gli accavallamenti degli eventi
sulla stessa data continuano a verificarsi.
Eppure la Proloco c’è e funziona ed
è proprio questo il ruolo principale che dovrebbe assumersi. Perché ciò non
accada è un mistero. Basterebbe che ogni evento e ogni associazione che ne
organizzi uno lo comunichi e lo faccia passare attraverso la Proloco, che poi a sua
volta andrebbe ad interfacciarsi con l’ufficio cultura del Comune e i problemi
sarebbero risolti senza troppe complicazioni. Perché non lo si fa? Che ci si
guadagna con questo caos?
Luca Craia