Ciò che lascia sconcertati di
tutta questa brutta storia della sentenza contro il Comune di Montegranaro, che
lo obbliga a pagare alla controparte la ragguardevole cifra di € 1.100.284, è
la modalità con la quale si è arrivati a tutto questo. Infatti, partendo dall’inizio,
il Comune ha iniziato una pratica di esproprio con procedura d’urgenza per
realizzare sui terreni espropriati le vie di accesso alla nuova chiesa di Santa
Maria. Tali procedure, però, non sono state mai portate a termine né,
tantomeno, è stato corrisposto ai proprietari dei terreni l’importo dovuto per
il controvalore in denaro degli spazi utilizzati coattivamente. Ciò ha
innescato nei privati coinvolti la richiesta di pagamento che si è evoluta
nella causa civile contro il Comune per ottenere il giusto compenso, causa che,
come ben sappiamo, il Comune ha perso. Vediamo, quindi, già da qui un’enorme
negligenza da parte della pubblica amministrazione che avrebbe dovuto pagare il
dovuto ai cittadini ai quali era stata sottratta la proprietà per motivi
pubblici e che, a quanto pare, avrebbe pagato pochissimo anziché l’enorme cifra
di oggi.
È sconcertante, poi, che nel 2011
sia giunta in Comune una proposta di transazione amichevole che richiedeva, per
chiudere la pendenza, la bella cifra di € 300.000, bella cifra sì, ma quasi ¼ dell’attuale.
La richiesta, regolarmente giunta negli uffici di piazza Mazzini direttamente
dal Tribunale, non ha meritato nemmeno una risposta negativa.
Ora cosa accadrà? In Comune si
sta valutando se fare ricorso in appello. Certamente non si farà appello nel
merito della condanna, che sembra inoppugnabile. Si sta infatti valutando, con
l’ausilio di esperti, la congruità della cifra imputata. Nel caso tale cifra
risultasse incongrua si procederà al ricorso al fine di ottenerne la riduzione
o di poter giungere a una nuova proposta di transazione amichevole, altrimenti
non è intenzione del Commissario Ianieri di spendere altri soldi pubblici.
Si sta anche ragionando sugli
scenari che si aprono dopo questa sentenza, partendo dal più svantaggioso. Si
pensa a dilazioni e a finanziamenti per coprire l’uscita senza penalizzare
troppo il bilancio attuale e quelli a venire.
Tutto l’incartamento verrà
comunque inviato alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso. È quindi
pensabile che i responsabili di questo bruttissimo episodio, in cui s’è vista
la negligenza del cattivo padre di famiglia anziché il contrario richiesto al
pubblico amministratore, saranno chiamati a partecipare se non a coprire la
somma che il Comune dovrà versare.
Quali siano questi responsabili
non è difficile capirlo: Montegranaro è amministrato dalle stesse persona da
quindici anni, le stesse persone che già stanno chiedendoci di dare loro il
nostro voto.
Luca Craia