Non è solo il palazzetto dello
sport a essere fortemente in ritardo rispetto a quanto garantito dall’Amministrazione
Comunale di Montegranaro. Non dimentichiamoci il nostro cine-teatro. Doveva
essere pronto a inizio 2015 ma, alla fine di gennaio, ancora non si parla
nemmeno di far partire i lavori. E i lavori non sono semplici da fare,
richiedono tempo.
Il teatro fu chiuso dal
Commissario Prefettizio perché non corrispondente alla normativa antincendio. Sembrava
cosa banale e sistemabile in poco tempo ma, conducendo dei sopralluoghi più
approfonditi, ci si è resi conto che, invece, il problema è ben più serio e
comporta delle criticità strutturali notevoli, come per il bellissimo
lampadario centrale, quello che simboleggia in qualche modo il teatro stesso,
che sembra essere fissato in maniera non idonea e, quindi pericolosa. Quindi i
lavori di messa a norma sono diventati più complicati e lunghi da eseguire e,
anche partissero domani, richiederebbero qualche mese. Va comunque detto che la
situazione era già nota prima delle elezioni.
Certamente non si farà in tempo
per il concerto programmato dall’Associazione Amici della Musica per domenica 8
febbraio, data in cui doveva suonare l’Orchestra Filarmonica Marchigiana
diretta dall’ottimo Alessio Allegrini proprio nel nostro teatro, cornice
perfetta per un evento di tale importanza. Invece il concerto sarà dirottato al
solito Auditorium Officina delle Arti dove l’orchestra riuscirà a sistemarsi,
magari un po’ stipata, e supplire all’indisponibilità del teatro principale.
E chissà se si farà in tempo per
lo spettacolo di Ascanio Celestini, programmato per il 24 aprile. La vedo molto
dura perchè i lavori dovrebbero durare appena tre mesi, compreso smontaggio e
rimontaggio delle suppellettili e relative pulizie. Considerando la velocità
con cui si procede di solito in questi casi ci vorrebbe un miracolo.
Direi, quindi, che siamo di
fronte all’ennesima promessa non mantenuta, che si somma a quella del
palazzetto (e a molte altre inserite nel programma elettorale). Di chi sarà la
colpa ora? Dell’impresa? Del Commissario? Della passata amministrazione? O
magari mia, che impegno troppo qualche amministratore sui social network e gli
impedisco di concentrarsi nell’amministrare?
Luca Craia