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mercoledì 13 luglio 2016

Impianto di Monte San Giusto. Preavviso di diniego e sconfitta politica.


Partecipata assemblea del Comitato

Per chi si fosse perso gli ultimi sviluppi della vicenda della centrale di smaltimento per rifiuti speciali di cui il Comune di Monte San Giusto aveva autorizzato la realizzazione sul proprio territorio, faccio il punto della situazione. La Conferenza dei Servizi della Provincia di Macerata, nella seduta del 27 maggio scorso, ha esaminato sia il ricorso del Comitato Spontaneo per la tutela e la salvaguardia del territorio di Monte San Giusto sia i pareri dei tecnici e degli altri enti coinvolti, emettendo di conseguenza un preavviso di diniego dell’autorizzazione. Il preavviso di diniego, di per sé, non vuol dire diniego, ma è un atto dovuto in quanto la Soprintendenza ha dato essa stessa parere negativo e questo graverà molto sulla risposta definitiva che, comunque, ancora non c’è stata ma che sembra scontatamente negativa.
Al di là dei tecnicismi, comunque, il dato è molto netto e parla di una grande vittoria della democrazia partecipata. La cittadinanza di Monte San Giusto ha fatto fronte comune (eccetto le solite tifoserie che l’amministrazione comunale sangiustese, molto simile a quella montegranarese anche per questo, possiede e sfoggia) e ha dimostrato che non è possibile gestire la cosa pubblica come fosse una cosa propria, prendendo decisioni che coinvolgono la vita e la salute dei cittadini infischiandosene del loro parere.
Ne esce a pezzi l’amministrazione Gentili, perché ha gestito la faccenda nel peggiore dei modi, più o meno come è stata gestita la questione antenna Vodafone a Montegranaro. Ancora una volta un’amministrazione che proclamava come obiettivo primario la partecipazione e la trasparenza ha dimostrato nei fatti il contrario, cercando di far passare alla chetichella un provvedimento che avrebbe potuto danneggiare la salute e la qualità della vita dei cittadini amministrati. I cittadini, dal canto loro, hanno dimostrato che queste manovre non danno quasi mai frutto.
Consentitemi: sono stati più bravi i Sangiustesi dei Montegranaresi. Da noi la faccenda è stata risolta in aula dall’opposizione perché la gente non si è interessata. A Monte San Giusto la musica è diversa.

Luca Craia

lunedì 9 maggio 2016

Bilancio partecipato o bilancio raccontato?



E ci risiamo. Come ogni anno di questo periodo si torna a parlare di bilancio di previsione e si torna a parlare di bilancio partecipato. Cosa sarebbe o, quanto meno, dovrebbe essere il bilancio partecipato? Se capisco bene il significato della parole, per partecipato si dovrebbe intendere deciso insieme, discusso e valutato insieme. Insieme con chi? Coi cittadini, naturalmente. Credo che un bilancio veramente partecipato dovrebbe prevedere un lungo periodo di preparazione in cui gli amministratori incontrino i cittadini, ne ascoltino le istanze, ne comprendano le esigenze. Alla fine ne dovrebbe scaturire un bilancio che si basi sulle reali necessità della cittadinanza.
Quest’anno i nostri amministratori hanno pubblicato un calendario di assemblee pubbliche in cui, quartiere per quartiere, incontreranno i cittadini per parlare di bilancio. Ma il bilancio è già stato deciso. Quindi questi incontri serviranno più che altro a illustrare quali decisioni sono state prese. Perché le decisioni sono già state prese. Quindi la partecipazione dov’è?

Luca Craia

mercoledì 10 febbraio 2016

5000 Euro spesi perché la giunta dei laureati non è capace di comunicare.



Questa è una cosa che davvero mi fa rabbia. Fa anche un po’ ridere ma sostanzialmente mi fa rabbia. Perché, vedete, farsi un punto di orgoglio del fatto di essere una colazione di gente “studiata”,  come si dice da noi, ossia di personaggi di alto livello di preparazione, tutti laureati, acculturati e preparatissimi (anche dotati di una certa spocchia, se vogliamo) e poi dover spendere Euro 5000 -  e lo ripeto in lettere: cinquemila – di soldi dei cittadini per pagare un professionista della comunicazione perché tra tanti geni acculturati non ce ne è uno capace di comunicare decentemente coi propri amministrati, è una cosa di cui bisognerebbe solo vergognarsi. E chiudo qui.

Luca Craia