File interminabili all’Ufficio Postale centrale di Montegranaro, una
situazione che si ripete mensilmente a causa del pagamento delle pensioni che
ingorga i pochi sportelli disponibili. È una storia antica come il mondo ma
alla quale sembra non si riesca a porre rimedio anche se, a quanto pare,
qualcosa si è mosso.
Vi racconto: sono entrato intorno
alle 10,30 per pagare dei bollettini postali e ho preso il numero dalla
macchinetta premendo il consueto pulsante contrassegnato con la dicitura “servizi
finanziari”. Confrontato il mio numero con quello del display sono stato assalito
dallo sconforto: 30 persone davanti. Poi, però, mi scende l’occhio su un nuovo
pulsante posto sulla macchinetta distributrice di turni. Un pulsante con
scritto “bollettini –f24”. Premo e mi viene fuori un numero preceduto dalla
lettera C. Sul display, però, la lettera C non compariva.
Mi metto ad attendere
pazientemente e, dopo circa 20 minuti, compare il mio numero sul display e riesco
a compiere la mia operazione, stimando di aver guadagnato circa trenta minuti di
attesa rispetto alla fila con il numero con la lettera A assegnatomi dal
pulsante con scritto “servizi finanziari”. Mi rendo conto, però, che molte
delle persone in fila erano lì come me per pagare dei bollettini ma avevano in
mano il numero con la lettera A. Ne deduco che una misura a favore dell’utenza
sia stata presa, introducendo una nuova numerazione e una nuova fila per
snellire la procedura, ma che l’utenza non ne è a conoscenza. Inoltre, durante
l’attesa, ho notato che persone in possesso della numerazione che inizia per E
riescono velocemente ad ottenere il servizio richiesto. La lettera E è
riservata ai possessori di conti correnti Bancoposta.
Conclusioni: il correntista passa
davanti a tutti, e questo non è affatto giusto per un servizio pubblico al
quale siamo tutti obbligati a rivolgerci, correntisti e non. Ci fosse uno
sportello dedicato capirei ma, in questo caso, si tratta proprio di
favoritismi, assolutamente inaccettabili. Altra conclusione: la nuova
numerazione per i bollettini postali mi ha favorito ma la mancanza di
informazione all’utenza è il solo motivo per il quale sono riuscito a
sbrigarmela con poco. Se tutti i possessori di bollettini avessero preso il
numero giusto non avremmo risolto nulla. Inoltre l’utenza ha diritto a essere
opportunamente informata. Ultima conclusione: i pensionati, persone anziane,
spesso non in perfetta salute, sono costretti a ore di attesa per ricevere la
loro pensione, a meno che non aprano un conto corrente. Lo trovo un sistema da
terzo mondo, incivile e irrispettoso. Vanno studiate misure e incentivi perché gli
anziani non facciano più file interminabili: conti correnti a costo zero (e per
costi intendo anche i bolli), agevolazioni per i prelievi, eccetera. Un Paese
civile si vede anche da questo.
Luca Craia