Ogni volta
che leggo che un Comune sia car friendly perché non fa le multe mi viene una
sincope. È come dire che la sanzione è sbagliata, che la norma è sbagliata e
che si può tranquillamente disattenderla. Stamattina leggevo sul Corriere
Adriatico di quando siano buoni a Monte Urano che non fanno le multe, e
ripensavo anche ai colleghi montegranaresi che hanno dichiarato la stessa cosa
a fronte di un monte contravvenzioni annuo che definire ridicolo è un
eufemismo.
Non fanno le
multe, i Sindaci moderni, perché loro non fanno cassa in questo modo. No, loro
preferiscono fare cassa con le tasse, facendole pagare a tutti, anziché sanzionare
chi ha un comportamento sbagliato. Fare le multe è brutto, secondo questi
illuminati amministratori, perché si diventa brutti e cattivi. Ma soprattutto,
e diamolo una volta per tutte scansando l’ipocrisia dal campo, fare le multe fa
arrabbiare la gente e c’è il rischio che poi, la gente, quando va a votare se
ne ricordi.
Si tratta di
ipocrisia, infatti, non di essere buoni e garantisti. La sanzione è uno
strumento previsto dalla legge e ha una duplice funzione: punire ed educare.
Non fare le multe equivale a legittimare il comportamento errato, e lo vediamo
bene, nelle nostre zone, quanto sia considerato legittimo ignorare bellamente
il codice della strada. Ma i nostri amministratori non vogliono far cassa con
le multe. Magari fanno cassa con le imposte sui rifiuti, con quelle sull’occupazione
del suolo pubblico, con le addizionali. Ma con le multe non sia mai: il cittadino
multato è un cittadino arrabbiato, e un cittadino arrabbiato può farti perdere
un sacco di voti. Che parcheggi dove gli pare.
Luca
Craia