Mi spiace solo non essere
riuscito a vedere quello di Basso, ma era impossibile essere in più posti allo
stesso tempo, pochi montegranaresi ci riescono. Ieri sera, comunque, abbiamo
assistito ad un momento storico per Montegranaro, una chiusura di campagna
elettorale che non credo si sia mai verificata con queste modalità, nemmeno ai
tempi del proporzionale quando, di liste, ce n’erano decine.
C’erano in giro tutti e cinque i
candidati, a pochi metri l’uno dall’altro, ad arringare gli elettori da
microfoni più o meno improvvisati, da palchi estemporanei, con tutta la lista a
fare da clack. C’erano cittadini incuriositi, interessati, qualcuno anche
annoiato. C’era una vivacità che, comunque, è un buon segnale.
E domani si vota. Da lunedì, in
un modo o nell’altro, qualcosa cambierà. Avremo un nuovo sindaco, o magari un
usato garantito. Avremo nuovi referenti nel palazzo. Avremo davanti un quinquennio
durissimo da un punto di vista amministrativo e di grandi speranze per poter
uscire da una situazione impantanata come mai. Credo che la partecipazione
popolare di questi giorni debba essere preludio ad un maggior coinvolgimento
dei cittadini nella vita pubblica.
La politica deve aprirsi alla gente per
ascoltarla, e la gente deve iniziare a interessarsi di politica e non tornare a
fregarsene per quattro anni e mezzo, in attesa di sbracciarsi di nuovo per la
prossima campagna elettorale. Tocca a ognuno di noi, per quanto retorico possa
sembrare, fare in modo che le cose cambino. La prima opposizione, il primo
controllo della gestione della cosa pubblica spetta al cittadino. Diamoci da
fare. E intanto, in bocca al lupo a tutti i candidati.
Luca Craia