Ho sempre sostenuto e continuo ad avere ampie dimostrazioni del fatto
che il nostro piccolo microcosmo montegranarese rispecchi, in scala ridotta,
esattamente il macrocosmo nazionale. Ne ricalca la mentalità, le dinamiche, le
strategie. I nostri personaggi sembrano la caricatura rimpicciolita di quelli
che si muovono nello scenario più ampio nazionale. È per questo, immagino, che
molti lettori di questo blog che non vivono le nostre vicende e non ne sono
coinvolti se ne appassionano comunque.
Ieri guardavo, sulla pagina Facebook di un’amica, la propaganda
renziana a Roma, fatta di cartelloni che inneggiano ai presunti grandi
risultati ottenuti dal nostro governo nazionale, che va ad aggiungersi a una
campagna di informazione abilmente pilotata che esalta ogni minima azione del
Primo Ministro e dei suoi sodali ma ne nasconde tutte le magagne, che sono
tante. E pensavo: non è forse quello che fanno, in piccolo, a Montegranaro?
La strategia è la medesima, la politica la stessa. Proclami,
autoesaltazioni, occupazione sistematica della stampa. Il Comune di Montegranaro
sta producendo almeno un comunicato stampa al giorno, comunicando un nulla
sostanziale, elencando liste di numeri e mistificando una realtà fatta di un’azione
amministrativa pericolosamente pressappochista. E lo si fa occupando i giornali
che quotidianamente pubblicano paginate di parole vuote per riempire spazi che,
magari, potrebbero riportare un pericoloso dissenso. Con ogni evidenza, non è
importante informare ma creare un’opinione. Si cerca di porre rimedio a un’immagine
negativa fornita fino a poco tempo fa creando una coltre di fumo che disorienti
l’elettore distratto, dando l’impressione che si stia ottenendo chissà quale
risultato mentre la realtà è ben diversa. Questa di chiama propaganda di regime.
Con Renzi pare che questo sistema funzioni. Chissà se sarà lo stesso
per la giunta Mancini?
Luca Craia