Sono stato vicepresidente della consulta del quartiere centro dal 2001
al 2005, quando sindaco era Gianni Basso al suo terzo mandato. Per questo sono
stupito dalla mail che ha inviato al Movimento 5 Stelle circa l’istituzione o,
meglio, il reintegro delle consulte di quartiere nel sistema-comune di
Montegranaro che è stato da loro proposto e ora sposato anche da ViviAmo
Montegranaro. Sono stupito perché Basso caldeggia l'iniziativa parlando del suo presunto entusiasmo
quando istituì allora e per la prima volta le consulte. Un entusiasmo che,
francamente, non ricordo affatto.
È vero che, per un po’, la consulta funzionò, anche se si fece fatica a farla
partire perché ci furono serie resistenze da parte dell’allora opposizione di
sinistra che non fu rappresentata (all’epoca era normale spartire le
commissioni tra maggioranza e opposizione) perché, spettando loro la vicepresidenza,
essa fu invece data a me che non ero schierato con nessuno. Ricordo molto bene
la prima assemblea di quartiere quando chiesi a un loro barbuto esponente che
recriminava il ruolo della vicepresidenza, di portare le polemiche fuori dalla sala, in piazza, perché
all’interno della consulta avevamo da lavorare.
Poi si partì con l’istituzione di uno sportello che io e il Presidente
della consulta, Uliano Damen, tenevamo aperto ogni sabato mattina presso i
locali che oggi sono occupati dalla Polizia Municipale. E all’inizio,
effettivamente, ci fu una bella risposta: la gente partecipava alle assemblee
ma soprattutto utilizzava lo sportello. Ogni sabato ricevevamo molti cittadini
che venivano a segnalarci le varie problematiche. Poi però di bloccò tutto.
Ora vi spiego perché si bloccò: tutte le richieste che ci pervennero
non ebbero alcun esito presso l’amministrazione comunale. Ogni qualvolta
portavamo le relazioni delle segnalazioni pervenute allo sportello le stesse venivano
disattese. Ha quindi ragione Basso nel dire che funzionarono solo per un po’ ma
il motivo del mancato funzionamento va ricercato nell’atteggiamento che la sua
amministrazione ebbe nei confronti delle consulte.
Mi auguro che ora abbia una visione diversa di allora. Ben venga,
quindi, anche il suo interessamento e il suo contributo come parte dell’opposizione
(sempre che lo possiamo davvero considerare opposizione) perchè un'opposizione più unita è più forte e tutela maggiormente gli interessi dei cittadini. Ma auguriamoci che non
consideri le consulte di quartiere con lo stesso spirito di quando era sindaco perché,
altrimenti, siamo davvero sulla strada sbagliata
Luca Craia