I tre maggiori gestori di telefonia mobile, Tim, Vodafone e Wind,
zitti zitti tomi tomi, si sono accordati per dare una nuova fregata ai
consumatori. Oramai quasi tutti hanno un canone mensile ricaricabile. Che si
sono inventati questi geni del telefonino? Invece di aumentare le tariffe, cosa
antipatica ai consumatori e molto evidente, accorciano le scadenze dei canoni.
In pratica, se prima il canone durava un mese oggi dura quattro settimane, che
non è la stessa cosa. Quindi ogni ventotto giorni si dovrà rinnovare il
pagamento del canone. Che, tradotto in soldini, equivale a un aumento di circa
l’8%.
Ve ne eravate accorti? Beh, magari si, ma non è che la notizia abbia
fatto tutto questo baccano. Anche perché le associazioni dei consumatori
tacciono. Sì, proprio quelle stesse associazioni che ogni anno a Sanremo, tanto
per fare un esempio della loro utilità sociale, si fanno in quattro per fare
ricorsi sulle votazioni dei cantanti e robe simili. L’aumento del canone, però,
non è per loro rilevante. Intanto l’autority
delle comunicazione non è pervenuta. Pagate in pace.
Luca Craia